La Valle non è un luogo comune
di Federico Ferroni

E' indirizzata agli Amministratori valsabbini, più che al nostro giornale, questa lettera del "valsabbino per amore" Federico Ferroni. La ospitiamo volentieri



Caro Direttore, che cos’è che ci fa sentire valsabbini? Il profumo dello spiedo, il calore della stufa, la pioggia, il verde delle montagne, l’attenta laboriosità, una certa riservatezza?

Sono questi o altri simili elementi che costituiscono la nostra identità?
Sono questi gli elementi che ci aiutano a capire chi siamo? Io credo che queste siano sensazioni, immagini che ci rimandano ai nostri rapporti interpersonali perché sono le relazioni che abbiamo con le persone che determinano la nostra identità, perché ci identifichiamo con le persone con cui siamo in relazione, e, più queste relazioni sono autentiche, più lo siamo anche noi.
Ogni persona è collegata agli altri individui in un sistema di relazioni pensieri e sentimenti che divengono un insieme collettivo, una comunità.

La nostra comunità
sta subendo una profonda trasformazione economico sociale, che è difficile cogliere appieno nelle nostre quotidianità gravate di mille impegni, quotidianità delle quali è padrone il contingente, il transitorio, che hanno il vantaggio di impedire che emergano sensazioni di vuoto e solitudine, ma hanno il limite di impedire che i nostri pensieri e i nostri orizzonti si amplino.
Io credo che collegare il senso di comunità alla necessità di immaginare e pensare il futuro diventi oggi centrale, perché la comunità possa partecipare consapevolmente alla sua stessa trasformazione. 

Scendendo nel concreto, provare a vedere con occhi nuovi il nostro vivere in Valle Sabbia potrebbe aiutarci ad immaginare ed identificare progetti realizzabili che possano migliorare la vita di tutti noi. 
A questo proposito, esiste un ente in Valle Sabbia, che ha la sua ragione d’essere proprio nella realizzazione di progetti che hanno validità per l’intera valle ed è la Comunità Montana.
Se riuscissimo a dare un nuovo energico impulso a questo ente, diventerebbe possibile realizzare quelle opere che hanno quel respiro che può garantirci un futuro.

Per esprimere le nostre aspirazioni, potremmo utilizzare Vallesabbianews, probabilmente la piazza più viva dell’intera valle.
Per esempio, nella sezione accanto dedicata alla vita in valle, potremmo indicare il progetto che sosteniamo e le eventuali nostre valutazioni.
Oppure potremmo scrivere delle lettere sempre a Vallesabbianews o direttamente alla Comunità Montana. O ancora, potremmo attivare dibattiti e iniziative che possano muoversi in questa direzione.

L’intento della mia proposta
è, quindi, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla delicata situazione che la Valle Sabbia sta vivendo, così che una più diffusa attenzione possa generare, da parte del maggior numero possibile di persone, nuove proposte attraverso le quali si possa avviare un nuovo processo di rinnovamento socio-economico.

Penso, sinceramente, che, trattandosi di un tema che può riguardare la vita di tutti noi, sentire che ciascuno di noi partecipa secondo le proprie competenze, i propri interessi e le proprie aspirazioni ci farà percepire maggiormente l’essere una comunità che si costruisce e allevierà una delle nostre più grandi paure: quella di essere socialmente esclusi.

Personalmente, nel dettaglio colgo l’occasione per avanzare due proposte.

La prima, riprendendo quanto affermato dal sig. Roberto Turri Zanoni (vedi articolo medicalizzata senza medico) consiste nell’invito rivolto al nostro presidente Flocchini di farsi decisamente carico della salvaguardia della MEDICALIZZATA di Valle Sabbia.
La lontananza dell’ospedale di Gavardo e il conseguente rischio al quale verrebbe sottoposta la vita delle persone, determinano la necessità assoluta che il servizio non venga privato della presenza di un medico. Se il presidente Flocchini riuscirà nell’intento questo andrà a suo merito, viceversa nel caso contrario.

La seconda proposta consiste nella realizzazione di un PARCO CICLO-PEDONALE DELLA VALLE SABBIA, arricchito dalla presenza di chioschi in ogni paese, un parco che unirebbe concretamente e idealmente l’intera valle, favorendone la socializzazione e lo scambio di idee.

Nel concludere prendo spunto da una vacanza appena trascorsa a Berlino, una città nella quale le vicende storiche hanno inciso in modo determinante nella vita delle persone.
Basti pensare a come poteva essere la vita di un ebreo tedesco durante il nazismo, o successivamente, come poteva essere diversa la vita di chi viveva a est o a ovest del muro.

Ovviamente queste condizioni estreme non si rispecchiano nella nostra realtà, ma proprio perché sono estreme consentono di cogliere meglio quanto sia importante che tutti possano esprimere la propria opinione e possano partecipare alla costruzione del divenire di una comunità.
Su un frammento del muro di Berlino era riportata questa scritta: “Molte piccole persone che vivono in molti piccoli luoghi fanno molte piccole cose che possono cambiare il volto del mondo”.

La Valle Sabbia non è un luogo comune, siamo noi.

Federico Ferroni

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Grazie Federico, Vallesabbianews ci sta.
E anche gli amministratori valligiani, per come li conosco, saranno ben lieti di accettare proposte e stimoli.
Poi vedemo se vorranno o sapranno dare loro un seguito. Ubaldo Vallini


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