Rientrato il Soccorso Alpino
di Redazione

Si è concluso sabato sera ad Ascoli Piceno l’impegno dei tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Su richiesta dell’aeronautica Militare dalla Valle Sabbia erano partiti in tre


Terminato ad Ascoli Piceno l’impegno dei tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, intervenuti - su richiesta dell’aeronautica Militare – sullo scenario dell’incidente aereo che martedì 19 agosto ha visto precipitare nella provincia ascolana due aerei Tornado dell’AM italiana.

Nelle ore successive all’incidente, dopo la richiesta di attivazione del COA (Centro di Controllo Aereo) di Poggio Renatico e i contatti con la prefettura di Ascoli Piceno, numerose squadre del servizio regionale Marche del CNSAS hanno raggiunto la zona dell’incidente, iniziando le prime ricerche dei quattro membri dell’equipaggio dei due velivoli. Dalla mezzanotte la Direzione Nazionale del CNSAS ha inviato nelle Marche ulteriori squadre di supporto da Lazio, Abruzzo, Umbria e Toscana.

Giovedì si sono aggiunti alle ricerche anche tre tecnici valsabbini
, gli unici lombardi, altri venti erano pronti a partire nelle ore suiccessive.
Non ce n'è stato bisogno: in seguito al trovamento delle altre due salme e della seconda scatola nera, gli elementi raccolti per dare corpo all'inchiesta sono stati ritenuti sufficienti dall'Aeronautica.

Le operazioni delle squadre del CNSAS hanno permesso di trovare, in luoghi particolarmente impervi delle zone di ricerca indicate, i corpi di tre membri dell’equipaggio e le due scatole nere degli aerei militari. Un quarto corpo è stato individuato e recuperato da forze dell’Aeronautica.
Il lavoro degli operatori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha permesso anche di identificare e repertare (con foto e coordinate) numerosi frammenti dei due velivoli.

Le operazioni sono state condotte in costante collaborazione con l’Aeronautica Militare, con la quale il Soccorso Alpino e Speleologico ha una forte tradizione di collaborazione e vicinanza, in atto da più di 30 anni, sancita anche da numerose procedure e accordi siglati per affrontare congiuntamente scenari di soccorso aereo e interventi di aiuto alla popolazione in ambiente montano o impervio. 

Complessivamente all’operazione di ricerca nella provincia di Ascoli Piceno hanno partecipato più di 200 tecnici del CNSAS, da sei regioni italiane. Nella sala operativa del CNSAS si sono alternati 12 tecnici specializzati nel Coordinamento Operazioni di Ricerca (COR), con cartografia vettoriale 3D e completa mappatura GPS delle aree analizzate e del percorso delle singole squadre. Dalle ore 19.30 di martedì alle 20.00 di sabato 23 agosto è stata coperta dalle ricerche un’area maggiore di 100 ettari.

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