Due giorni col Cai sul Piccolo Zebrù
di Redazione

E' dedicata agli alpinisti esperti di ghiaccio e di calate in corda doppia, la proposta del Cai vestonese per l'ultimo fine settimana di agosto



Piccolo si fa per dire. Si tratta di una poderosa e grande montagna situata nel Gruppo dell’Ortles-Cevedale, posta tra il Gran Zebrù a destra e l’Ortles a sinistra.
Una montagna composta da due cime, la Cima SE e la Cima NO (punto culminante).
Offre una varietà di itinerari di salita su ghiaccio e misto di varia difficoltà, nonostante i suoi due vicini più celebrati gode comunque di una buona frequentazione lungo la via normale con partenza dal Rifugio V Alpini.

Questa cima prende il suo nome dalla Val Zebrù che domina con la sua imponente mole.
In questa valle viene spesso chiamato il Piccolo Zebrù proprio per distinguerlo dal fratello maggiore (Gran Zebrù).

Il programma prevede la partenza dal parcheggio della Birreria di Vestone per sabato 30 agosto alle 7 del mattino.
Con mezzi propri, la destinazione è S. Caterina Valfurva, frazione Niblogo a m 1600 di quota. 

L’accesso al Rifugio V Alpini (m. 2878) per la Val Zebrù è decisamente lungo (ore 4/5), in quanto la stradina è chiusa al traffico, ma è possibile usufruire di un servizio di trasporto privato con mezzi fuoristrada e accorciare l’avvicinamento (ore 2) da prenotare al momento.

Domenica la salita al Piccolo Zebrù per la via normale.
Dal rifugio si prende un sentiero che sale ripidamente a sinistra, raggiungendo una selletta che consente di mettere piede sul ghiacciaio (Vedretta dello Zebrù) attraversandolo quasi in piano verso sinistra in direzione della imponente piramide rocciosa della Punta Thurwieser raggiungendo una conca e si risale la morena voltando verso il ghiacciaio poi, si piega a destra, seguendo la pista (se è presente) destreggiandosi tra numerosi crepacci e una zona abbastanza ripida, raggiungendo la parte superiore del ghiacciaio, dove ci si tiene a sinistra, salendo in direzione del ben visibile colle del Giogo Alto m. 3527, dove si trova il Bivacco Città di Cantù, si prosegue a sinistra per facili pendii glaciali e si raggiunge quindi il Giogo Alto.

La via normale volge decisamente a destra, salendo in diagonale fino a raggiungere la cresta Ovest.
Per raggiungere l’attacco della cresta si sale in verticale con una pendenza di 35°/40° per almeno 30 metri di ghiaccio vivo dove alla fine si trova il chiodo di calata.
Raggiunta la cresta non rimane che seguirla integralmente su neve e qualche breve tratto misto (con passaggi di I e II).
Difficoltà: alpinistica

Si tratta di una gita impegnativa, per cui è necessaria esperienza su ghiaccio e in calate in corda doppia, massimo n. 20 partecipanti.

Tempo di salita dal rifugio: 4 ore, con un dislivello di circa 900 metri.

Si scende dalla stessa parte.
E' necessario un equipaggiamento da alta montagna con imbraco, 2 piccozze, ramponi, casco, due cordini, due moschettoni e corda, Importante ricordare il discensore per calata in doppia.

Quota di partecipazione: €  50 per i soci Cai e € 65 non soci (per copertura assicurativa)
Iscrizioni entro mercoledì 27.
Coordinatori: Freddi F. 349-3816426 - Gazzaroli A. 335-6255306
per Info e prenotaz. Mara (380 -7236432) 


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