In aumento i margini operativi e l'utile netto
di Redazione

Buone nuove dalla Banca Valsabbina che mercoledì scorso ha approvato il primo semestre registrando dati sensibilmente migliori


La riunione del Cda è servita per approvare la situazione patrimoniale ed economica semestrale al 30 giugno e i dati sono confortanti.
L’utile netto risulta in significativo miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2013, attestandosi ad € 8.094.147, rispetto ad € 1.355.887 al 30 giugno 2013 (+ 497%).

Positive le risultanze di tutte le voci di ricavo: il margine di interesse si attesta ad € 31.756.423 (+6,5%), le commissioni nette ad € 11.641.679 (+12,7%) ed il margine d’intermediazione ad € 83.977.636 (+43,8%), quest’ultima voce sostenuta anche dal buon andamento dei corsi dei titoli di stato.
I costi operativi confermano le previsioni di budget (+4%) e comprendono alcuni investimenti straordinari relativi ad adeguamenti normativi.

Nel pieno e tempestivo rispetto delle disposizioni di Vigilanza, che hanno richiesto alle banche l’adozione di ulteriori presidi relativamente alla valutazione delle componenti di rischio di ciascuna controparte affidata, il Consiglio di Amministrazione ha rivisitato negli ultimi mesi la regolamentazione interna in materia, introducendo criteri più stringenti nell’esame dei crediti con andamento anomalo e nella valutazione delle garanzie che assistono le posizioni in default.

La misura degli accantonamenti effettuati nel semestre
(€ 41.798.426) – rilevante e ben superiore a quella già cospicua operata nei più recenti esercizi – sottolinea il carattere prudenziale al quale sono ispirate le politiche di gestione del credito della Banca.
Le significative svalutazioni prudenziali del portafoglio crediti sono state comunque compensate dal favorevole profilo reddituale precedentemente illustrato, che consente di guardare con maggiore serenità alle prospettive future e allo sviluppo delle politiche delineate nel piano strategico approvato sul finire dello scorso esercizio.

Un ulteriore aspetto positivo perviene dalla dinamica dei crediti deteriorati che ha mostrato, per la prima volta dall’inizio della crisi, una flessione: il rapporto crediti deteriorati netti / impieghi è infatti passato dal 13,57% del giugno 2013 all’attuale 13,26%.

Per quanto riguarda gli aggregati patrimoniali, rispetto al 31 dicembre 2013, si registra una lieve riduzione degli impieghi a clientela (-1,3%, € 2.943.692.446), legata alla generale stagnazione delle attività economiche, che ha comportato una minore domanda di credito sia da parte delle imprese che delle famiglie.
Ciononostante, sono state quasi completamente sostituite con nuove erogazioni le operazioni a medio termine in scadenza nel primo semestre, a conferma dell’attenzione della Banca al territorio.

Risultano infine in crescita sia la raccolta complessiva (+0,3%, € 4.361.229.519), sostenuta in particolare dall’ottimo andamento del risparmio gestito (+22,5%, € 412.635.728), che il patrimonio netto (+2,8%, € 396.912.499).

.fonte comunicato stampa


100331Banca.jpg