Torna ad essere mondiale il Dente del Diavolo
Ci sono appuntamenti che non si possono perdere. Di quelli che capitano solo una volta ogni tanto. Di quelli che inizi a programmare con mesi d’anticipo perché vuoi che tutto fili perfettamente liscio


Non vuoi perderti neanche un minuto di quello che sarà di sicuro l’evento dell’anno.

Il Gran Premio d’Italia di Enduro è proprio uno di questi.
Dal 17 luglio 2013, quando fu ufficializzato il calendario mondiale 2014, ad oggi fanno 384 giorni, se la matematica non mi inganna. 9153 ore passate con un chiodo fisso in testa. Il GP di Lumezzane è quanto di meglio un appassionato di enduro possa sognare.  Lo spettacolo è assicurato.

La Lombardia è innegabilmente la regione d’Italia in cui la specialità ha più seguito, con Bergamo e Brescia in particolare.
Il pubblico qui è probabilmente tra i più caldi di tutto il panorama internazionale, e con il valore aggiunto di migliaia di pellegrini pronti a sobbarcarsi ore ed ore di viaggio pur di venire a fare il tifo ai propri idoli, il weekend che sta arrivando non potrà che essere indimenticabile.

Analizziamo la situazione delle diverse classi.
Nella E1 la questione è quasi chiusa, tanto che già a Lumezzane Christophe Nambotin potrà mettere al sicuro il titolo iridato, il terzo della sua carriera, il primo non in sella ad una 300 2t. Il francese ha 37 punti di vantaggio su Eero Remes, e se nell’arco delle due giornate riuscirà a portare il distacco a +40, il campionato sarà suo di diritto.

La lotta per il secondo gradino del podio è molto più aperta.
Remes e Guerrero sono distanti solo otto lunghezze. Il finlandese tuttavia si è aggiudicato tre delle ultime cinque prove, e di certo non ha intenzione di rallentare ora il ritmo. Difficile quindi ipotizzare una doppietta Ktm.

Purtroppo per noi, anche la E2 è saldamente nelle mani di un solo pilota.
E’ ancora un francese e parlo ovviamente di Pierre Alexandre Renet. Con la sua Husqvarna, l’ex campione di motocross, sembra aver ritrovato lo smalto che gli aveva permesso di vincere nel 2012.
Quest’anno ha fatto sue sei giornate di gara su dieci. Vanta 34 punti di distacco su Aubert. Anche lui quindi potrebbe laurearsi campione in anticipo.

Il grande assente è Antoine Meo, un pilota che da solo è in grado di garantire il 50% dello spettacolo di una gara mondiale.
Dopo il brutto infortunio della Finlandia, Antoine è ancora convalescente, e ci sono scarse possibilità di vederlo al via nella gara di casa, in settembre.

Gli alti vertici Ktm però hanno messo una pezza.

Sì, perchè, assente Meo, hanno convocato un’altro attore di tutto rispetto.
Taddy Blazusiak torna a cimentarsi in una prova di EWC dopo tre anni di digiuno. Sarà in sella alla solita EXC 350 Factory e indubbiamente farà vedere dei bei numeri.

Alex Salvini però è il protagonista che sarà al via a Lumezzane con più rabbia di tutti.
Per diversi guai fisici Alex nel 2014 non ha vinto ancora una giornata. Per lui, il discorso “titolo” è quasi un utopia, ma proprio per questo correrà senza pressione e cercherà in tutti i modi di guastare la festa ai francesi.

La Enduro 3 è l’unica categoria senior con il titolo davvero ancora in ballo.
Phillips e Cervantes sono staccati da 19 lunghezze, a favore dell’australiano. Il Torito, che a Lumezzane è di casa, si è lasciato alle spalle i problemi alla caviglia e darà tutto per recuperare lo svantaggio. Fuoco alle polveri!

Nella classe Junior dominano le moto italiane
, ci sono due Beta ai primi due posti.
A comandare però è un britannico che risponde al nome di Daniel McCanney, mentre il nostro Giacomo Redondi è secondo, in ritardo di 22 punti.
Tanti? Pochi? C’è da dire che l’andamento del campionato fino ad ora lascia poche speranze per il nostro portacolori. Il pallottoliere segna sette vittorie contro tre, a favore del capoclassifica
. Difficile sperare un ribaltamento della situazione, ma con il supporto dei tifosi Giacomo potrebbe tirare fuori qualche bel jolly.

Nella categoria riservata alle 125, la Youth Cup, la lotta è apertissima.

Albin Elowson e Davide Soreca hanno racimolato rispettivamente 149 e 146 punti.
Quelle tre lunghezze che li separano si riveleranno probabilmente insignificanti e da qui in avanti, i due piloti non potranno che dare gas a due mani per avere la meglio.

Parlare dell’evento di Lumezzane e menzionare solo il Campionato del Mondo è assolutamente ingiusto e riduttivo
.
Domenica sera la Xtreme Lumezzane tornerà a vivere.

Questa gara, nata come estrema nel 2002, è entrata a pieno titolo nella leggenda di questo sport. Il suo albo d’oro porta incisi nomi storici dell’enduro italiano e mondiale: Stefano Passeri, Stefan Merriman, Alessandro Botturi, Ivan Cervantes e Antoine Meo. Li conoscete?

Disputata fino al 2006 con la formula “gara di enduro tradizionale + prova speciale in notturna”, la Xtreme ha segnato una lunga battuta d’arresto tra il 2007 e il 2010, quando è tornata a fare da prelibato contorno alla tappa bresciana degli Assoluti d’Italia con la sola fase serale valida per la classifica; così fu anche nel 2012.

Ebbene, nel 2014 si tornerà sul Dente del Diavolo, spettacolare e difficilissima salita nei pressi del viadotto di Passo del Cavallo.
Chi sarà questa volta il Dentista del Diavolo? Per scoprirlo basta esserci.

Fonte: infullgear.com


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