Il Trentino è più vicino
di itu

Nota estremamente positiva per la Tre giorni di Degustando che ha riunito a Condino occasioni di approfondimento culturale ad altre pi goderecce. Un ponte in pi oltre a quello sul Caffaro, perch non passino solo automobili.

Condino - Tre giorni, 9, 10 e 11 novembre nel cuore dell’autunno, dopo il gran vento che ha asciugato l’umido ottobre e annunciato i brucianti geli del freddo. L’appuntamento a Condino per la prima edizione di “Degustando” lascia anche negli occhi la meraviglia dei colori più caldi che la natura riesca a donare. La manifestazione è riuscita nell’obiettivo di coinvolgere la popolazione e le istituzioni della nostra valle nel valorizzare i prodotti gastronomici tipici e nel promuovere la cultura intorno ad essi. Promosso dall’Ecomuseo, “Degustando” si è speso su tutti i fronti: dall’intrattenimento per i bambini in un apposito spazio aperto con i sempre apprezzati gonfiabili e animatori che per tutta la giornata sorvegliavano i giochi, agli spostamenti nel paese con un funzionale trenino, ai convegni e workshop organizzati per conoscere meglio L’Ecomuseo e le sue possibilità di creare collegamenti con le realtà culturali del territorio, alle visite ad alcuni palazzi musei opifici e pievi e soprattutto nei laboratori di lavorazione del formaggio, nel corso di cucina sui funghi, nelle degustazioni presso l’hotel Da Rita e Aurora di Cimego nonché nella presentazione con circa una ventina di espositori all’interno del centro Polifunzionale di produzioni artigianali diverse. Si è potuto assaggiare biscotti, mieli, tisane, formaggi preziosi e trovare la rara rapa di Bondo e ancora scoprire burri e caprini con assaggio di succhi di mela e rimanere incantanti dalla gentilezza delle donne in costume che illustrano l’artigianato della pasta di vetro e la destrezza nel lavoro al tombolo. E’ stata anche l’occasione per parlare dell’Eridio malato e delle ricette, vecchie e nuove, necessarie per curarlo. Un’accoglienza genuina e molto ben preparata quella dei trentini, che sembrano aver capito che la Valle del Chiese prosegue anche dopo Ponte Caffaro. E’ dunque da augurare lunga vita a “Degustando” e agli eventi che, come questo, non potranno che arricchire dal punto di vista culturale, e non, la nostra montagna.
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