«Non abbiate paura»
di Ubaldo Vallini

Riuscitissima manifestazione quella organizzata a Carpeneda di Vobarno in occasione dell'inaugurazione del nuovo oratorio, realizzato dove una volta c'erano le scuole elementari



“Non abbiate paura”. L’esortazione campeggia sul grande affresco realizzato dall’artista originario di Serle Felice Bodei, piazzato in questi giorni sopra l’ingresso del nuovo oratorio di Carpeneda.
La frase viene attribuita a san Giovanni Paolo Secondo, al quale la struttura è stata dedicata, che nell’interpretazione di Bodei abbraccia fisicamente e idealmente persone sole, coppie e famiglie.

E i parrocchiani di Carpeneda, frazione vobarnese dove l’oratorio è stato inaugurato ieri alla presenza del vescovo Monari, certo di paura non ne hanno avuta a darsi da fare per la collettività: ottenuta la vecchia e dismessa scuola dal Comune, in poco più di un anno di lavoro prestato soprattutto a titolo di volontariato, hanno rifatto il tetto, cambiato gli infissi, tinteggiato e risistemato gli ambienti, ricavandone grandi spazi tutti da dedicare all’incontro.
Anche all’esterno, dove vivere serenamente insieme il rapporto intergenerazionale è anche più facile.

L’inaugurazione è valsa tre giorni di festa.
Il clou domenica mattina, con la messa officiata da monsignor Luciano Monari, da don Giuseppe e don Lionello, seguita dal taglio del nastro alla presenza del sindaco Beppe Lancini.

Alla gran festa nella sua Carpeneda, questa volta ha potuto partecipare anche Massimiliano Amolini, inchiodato nel letto di casa da 24 anni e con solo gli occhi per comunicare.
Una condizione che non gli ha fatto perdere la curiosità propria del ragazzino per il mondo di fuori, che può esplorare grazie alla tecnologia.

E l’esplorazione di un inedito percorso di fede.
Per avere la sua presenza, gli amici hanno predisposto un impianto di videoconferenza.
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