Buona prova del Salò contro il Como
Avrebbe potuto essere una gara ad alto livello, tra due squadre per opposti motivi affamate di punti, invece la sfida fra Salò e Como è stata falsata dall’arbitraggio.

Avrebbe potuto essere una gara ad alto livello, tra due squadre per opposti motivi affamate di punti, invece la sfida fra Salò e Como è stata falsata dall’arbitraggio. Emblematico l’epilogo in pieno recupero, quando su una punizione a favore dei lariani, il direttore di gara ha estratto ben cinque volte il cartellino giallo: prima Longhi, poi Quarenghi, quindi Manzini, ancora Longhi, espulso, infine Sentinelli. La dimostrazione che l’arbitro aveva perso il controllo della gara. Malefatte di Cornero a parte, il Salò ha ottenuto un pareggio prezioso.

ANCORA OBBLIGATO a rinunciare a Ferretti, tamponato in strada da una automobilista, Crotti ha fatto debuttare Andrea Caricato, giunto lunedì dal Ciriè-Orbassano, dove ha giocato per cinque anni e mezzo, e spostato Martinazzoli a terzino destro. L’allenatore ha rinunciato a sviluppare la manovra sulle fasce laterali, chiedendo ai quattro centrocampisti (Sella, Leoni, Sberna, Longhi) di rimanere compatti là in mezzo. Ninni Corda, che l’anno scorso ha vinto il campionato col Tempio, ha portato dalla Sardegna a Como ben sette giocatori: Idda, Sentinelli, De Martis, Farrugia, Cau, Rais e Urgias. Proprio Farrugia, reduce da una maxi squalifica di 5 turni, ha dimostrato una straordinaria abilità nel creare pericoli. E’ riuscito a conquistare un’infinità di punizioni, e al 24’ ha reclamato un rigore che probabilmente c’era (per scorrettezza di Caricato), ottenendolo al 27’ per un fallo inesistente dello stesso Caricato. Farrugia è andato sul dischetto e infilato il portiere Menegon nell’angolino basso. Il Salò non si è demoralizzato, pareggiando in appena tre minuti. La morbida punizione di Quarenghi ha scavalcato la barriera: imprendibile per Lamanna. Uno a uno, quindi. Una reazione immediata, secca e decisiva. Punto e a capo. Nel finale Sberna ha rischiato il secondo giallo per uno sgambetto all’incontenibile Farrugia, e Crotti, vedendo il difensore nervoso, lo ha tolto, inserendo Boldrini.

NELLA RIPRESA I GARDESANI si chiudono, e agiscono in contropiede. Al 14’ sfiorano il gol del sorpasso. Su corner di Quarenghi, Tognassi devia di testa: Sentinelli respinge sulla linea. Farrugia si rende insidioso al 28’, mandando fuori di poco. E al 33’ Greco, appena entrato al posto di Salvi, centra la traversa con una sventola da 20 metri. Esce Petrone, e Quarenghi diventa centravanti. Approfittando del fatto che il Como si spinga in avanti e conceda spazi invitanti, Cristian corre come un furetto imprendibile. Al 39’ estrae dal cilindro un pallonetto (alto) da posizione impossibile.

Il guardalinee lo ferma tre volte per fuorigioco, ma in una circostanza la posizione è regolare.
Il Salò regge la pressione dei lariani costretti a vincere per tenere il passo del tandem di testa Tritium-Caratese, che vanno all’assalto, pure con i difensori, ma non sfondano.

di Sergio Zanca
Bresciaoggi
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