Regina Carter, «jazz queen» del violino
di Fabio Borghese

La 56esima edizione del Festival Violinistico Internazionale 'Gasparo da Salò' prende il via domenica 20 luglio alle 21.30, in piazza Duomo, con l'attesa esibizione di Regina Carter, musicista dall'estro sconfinato che esplora il lato jazz del violino con il progetto Southern Comfort, titolo dell'ultimo lavoro discografico


Regina Carter oggi è considerata il violino jazz più importante e significativo, dopo quello leggendario di Stephane Grappelli. La sua autorevolezza musicale, mista a grazia ed eleganza, è riconosciuta dalle riviste specializzate più importanti. L'artista statunitense spazia dalla musica classica al jazz alla world music e combina una tecnica mozzafiato con qualità profonde di composizione e di improvvisazione con un nuovo, aggressivo approccio al suo strumento e al tempo stesso mette in dubbio l’immagine comune del violino: nelle mani della Carter il violino mostra non soltanto il suo lato melodico, bensì anche tutte le sue possibilità percussionistiche. Dopo l’esplorazione delle ascendenze africane con l’acclamato album Reverse Thread, nel 2010, oggi si è lanciata nella propria storia familiare con Southern Comfort. Sostituendo la kora dell’Africa Occidentale con una slide guitar, ha raccolto una serie di canzoni che riportano alla luce l’humus musicale afro-americano per una celebrazione della musica ascoltata nella prima infanzia. Regina Carter è nota anche per aver registrato il disco Paganini: After a Dream, dove eseguiva brani tratti dal repertorio classico, addirittura con il “Cannone”, ovvero il Guarneri del Gesù del 1743, appartenuto a Niccolò Paganini e gelosamente custodito dal Comune di Genova.
 

Il Festival Violinistico Internazionale 'Gasparo da Salò' – rassegna tra le più longeve nel suo genere, insieme a quelle di Spoleto e Ravello – è organizzato dalla Pro Loco 'Città di Salò' e dal Comune di Salò per la direzione artistica di Roberto Codazzi. Nato nel 1958 su iniziativa del sindaco di Salò dell'epoca Vittorio Pirlo, vera e propria gloria locale, il festival intitolato al padre del violino moderno quest'anno si rinnova nel profondo e si apre ad una contaminazione che insegue nuove vie espressive: il violino consolida la propria centralità arricchendosi di sfumature sonore in grado di combinare registro 'alto' e respiro 'popolare' con l'obiettivo "di intercettare un pubblico sempre più ampio, coinvolgendo anche le giovani generazioni con una programmazione più varia, fresca e a cavallo tra i generi, non soltanto ancorata alla 'classica'", come spiega il direttore artistico.

In caso di maltempo il concerto si terrà, alla stessa ora, all'interno dell'Auditorium Paolo Ceccato, presso l'istituto tecnico Battisti.

L'ingresso è di 15 euro. I biglietti sono in vendita presso: Libreria Feltrinelli Point di Salò; on line sul sito www.vivaticket.it; alla cassa nelle serate di concerto dalle ore 20.
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