Marchio valsabbino nella rinascita della ex Serafino Gnutti
di Redazione

L’immobiliare valsabbina Nibofin ha proposto il bando, una quindicina di studi professionali hanno provato a reinventare i 7 mila metri quadri della ex caserma bresciana Serafino Gnutti


Una giuria qualificata presieduta dall’architetto De Simone ha fatto la sua scelta e martedì scorso, nei locali dell’ex caserma Serafino Gnutti, si sono svolte le premiazioni ufficiali del concorso d’idee promosso da Nibofin Srl, immobiliare del Gruppo Fondital.

Nel corso dell’incontro, a seguito di una breve presentazione dei progetti, sono stati premiati i primi tre classificati, nell’ordine lo Studio Boschi e Serboli Architetti Associati (Brescia), Studio d’Architettura Gianfranco Sangalli e ABDA srl (Brescia) e Nat Office (Reggio Emilia), e i presenti dei restanti dodici finalisti, classificatisi tutti quarti a pari merito.

Il concorso d’idee, indetto per il recupero residenziale della Gnutti, ha attratto un ampio bacino di professionisti di tutta Italia iscritti agli ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti.
I partecipanti, con i relativi team di lavoro, hanno avuto la possibilità di presentare una proposta progettuale che tenesse conto del valore storico e artistico dell’immobile in relazione al contesto urbano all’interno del quale è inserito.

L’iniziativa rientra in un’ottica di recupero
e valorizzazione del complesso, per dare nuova vita ad una struttura storica importante e restituirla alla città in modo funzionale, tutelandone al contempo le caratteristiche.

La Nibofin, che fa parte del Gruppo Fondital
e ha sede a Casto, ha acquistato la caserma nel 2010 per 9,1 milioni di euro.
Si tratta di una superficie lorda totale di 7.093 metri quadri.
E’ stato calcolato che per far rinascere l´intero complesso sarà necessario investire 15-16 milioni di euro. Cifre sui quali si sono basati i progetti presentati al concorso di idee internazionale.

Duramente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, la caserma è rinata nel dopoguerra e nel 1979 è stata intitolata a Serafino Gnutti, sottotenente degli Alpini, comandante di plotone del VI Reggimento Battaglione Alpini «Val Chiese», caduto in Albania il 21 gennaio 1941.
La caserma è stata anche sede del circolo ufficiali di Brescia.
E’ stata definitivamente chiusa nel 2009.


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