Performance
di Itu

Una piccola divagazione su meza età, il viaggio della vita è un'illusione da crociera, ci si imbarca e non si sa quale sarà l'ultimo porto.



Strattonata e sbilanciata dalle scosse della nave che mi trasporta nella vita e che adesso mi ha lasciata in un porto nuovo, guardo quel che rimane consapevole che il viaggio non è terminato .

Quel che rimane è un corpo disegnato con contorni molto sfocati, con pieghe e pinguedini che non si adattano a nessun vecchio vestito, forse meno imbarazzante con tessuti che scivolano da curve che hanno scordato la piega, con colori argentei di chiome sfibrate dai venti, con occhi che faticano a mettere a fuoco e tutte quelle rumorose sensazioni al tatto che fanno dubitare, quelle pose di scheletro usato, un pò storte verso il basso di cervicali recidive e dolori nuovi.

Poi quel che non si vede e viaggia nella testa, i pensieri che si accalcano sempre intorno a tempi che si pensa eternamente in ciclo, la percezione che la demenza senile sia dolce rispetto alle attese di responsabilità che ancora nella mezza età incalzano e tendono l'agguato, l'illusione delle passioni che non entrano nella folla degli impegni presi.

Eppure il viaggio non è finito, in un altro porto c'è da portare un bagaglio nuovo, si tratta di salutare chi scende e cercare sulla carta geografica la nuova meta: questa crociera non sa di vacanza.

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