Tamponamento violento a Lavenone
di val.

Sono in molti ad affermare la pericolosità dell'incrocio davanti alla Cfp80, lungo la 237 del Caffaro. Sabato pomeriggio a rimetterci è stato il sindaco



L'esatta dinamica dell'incidente è al vaglio degli agenti del Consorzio della Valle Sabbia, intervenuti sul posto con una pattuglia per i rilievi.
Ad un primo esame pare tuttavia che non fossero tanti dubbi: ad innescare il tamponamento a catena sarebbe stato il titolare di una ditta di Bagolino che alla guida del suo furgone Daily stava viaggiando in direzione di casa.

Sarebbe stato sufficiente un attimo di disattenzione e il pesante mezzo è piombato addosso alla Bmw condotta dal sindaco 58enne di Lavenone, Claudio Zambelli. La sua faceva parte di una colonna di veicoli che aveva rallentato per permettere ad un'auto di girare verso il parcheggio del supermercato. 

Una botta tanto violenta da accartocciare per intero il baule della vettura tedesca, che è stata sospinta in avanti per una ventina di metri.

«Me la sono vista arrivare da dietro come un siluro ed ho capito subito che mi avrebbe centrato» ha dichiarato il carrozziere di Sabbio Chiese che gli viaggiava davanti su un'Audi.
Meno gravi le conseguenze per le lamiere di questo secondo impatto.

Dei tre conducenti
, che viaggiavano tutti da soli, ad avere la peggio è stato il primo cittadino di Lavenone, ma nemmeno in modo tanto grave.
Soccorso dalla "medicalizzata" di Vestone, infatti, l'uomo è stato visitato al Pronto soccorso di Gavardo per valutare i postumi del "colpo di frusta" ricevuto e subito dimesso con pochi giorni di prognosi. 
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