La voce dei Ricordi
di red.

Sarŕ presentato da Paolo Corsini, questo lunedě a Barghe, il volume La voce dei Ricordi di Gian Battista Guerra. Narra della storia ricostruita un po' per caso di un disperso nella campagna di Russia la cui memoria ha finalmente trovato pace.

“Pronto? Sono Beniamino Salvadori, chiamo da Provaglio d’Iseo, posso parlare con un familiare del Guerra che era con me in Russia?”.
Dall’altro capo del filo il Guerra interpellato era Gian Battista, di Barghe. Il Giornale di Brescia aveva scritto del suo primo libro: “Il mio cavaliere” che trattava dei ricordi dell’autore, ambientati nei trascorsi rurali del piccolo centro valsabbino.
Al Beniamino l’abbinamento “ricordi” con quel cognome, “Guerra”, deve aver fatto uno strano effetto.

Alle telefonate sono susseguite le visite ed è cominciata così la relazione fra lo scrittore di Barghe e l’Alpino reduce di Russia, che è poi diventata una solida amicizia.
Per l’anziano provagliese si è trattato, dopo 64 anni, del superamento di quella sorta di imbarazzo che Mario Rigoni Stern ha più volte definito “la vergogna per essere riuscito a tornare da quell’inferno”.
Per Barghe e per la famiglia di Giulio Guerra che fino a quel momento risultava ufficialmente ancora “disperso” in Russia, la soluzione del giallo sulla sua morte avvenuta il primo di settembre del 1942.

Una storia che è diventata il secondo libro di Gian Battista Guerra: “La voce dei ricordi”, che inaugura la collana “Autori valsabbini” delle Edizioni Valle Sabbia.
“Tessere di un intreccio all’apparenza lontane si rivelano, viceversa, necessari apporti per narrare una vicenda che si dilata nel tempo, ma si concentra nei luoghi dell’anima” ha scritto nella prefazione Paolo Corsini, storico e sindaco di Brescia, al quale toccherà di presentare il volume lunedì 12 novembre alle 20 e 30 nel Teatro parrocchiale di Barghe.
Per l’occasione interverrà l’autore e fra gli altri ha assicurato la sua presenza Beniamino Salvadori, che da un pezzo ha passato gli ottanta. La presentazione sarà arricchita da un momento artistico a cura del «Teatro dei lumi», con le attrici Francesca Garioni e Miriam Scalmana impegnate a rappresentare alcuni brani del libro, per la regia di Marzio Manenti.

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