A futura memoria
di Andrea Laffranchi

Ci scrive un lettore da Soprazocco e lamenta la scarsa attenzione ai problemi di viabilità che potrà avere lo sbocco di una nuova strada, quella detta "dei Cavatori" a Gavardo. Pubblichiamo volentieri


                                      
Alla Cortese attenzione dei futuri utilizzatori della strada detta:  Via Cavatori.
Qualche anno fa, mio padre, un contadino di spicco e di fama, nel paese, comprò dei campi in località Bariaga, come investimento ma soprattutto con il sogno di poter sfruttare i frutti che la terra può offrire come sostentamento per la sua azienda e il bestiame.
Essendo gli unici campi irrigui del piccolo paese di Soprazocco, pensò che l’affare fosse grandioso.
Con il sudore  e le fatiche degli anni addietro, riuscì ad acquistare quegli appezzamenti.

Non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto, quanto l’orgoglioso affare potesse fruttargli, che il Comune di Gavardo, volle espropriare parte degli investimenti che con ardore e fatica, ma soprattutto, onestà, mio padre si acquistò.
La trattativa fu lunga e burrascosa, ma per il bene della società e del paese, Pietro, cedette parte del suo capitale investito, per la viabilità paesana.

Tante Furono le promesse, poche mantenute, ma soprattutto, troppi gli sbagli che sono stati eseguiti tra i quali:
Il calcolo previsto di ingombro totale della strada.
La modifica del fosso irriguo; con affermazione da parte del tecnico comunale che non poteva essere toccato, chissà  perché per i loro scopi è stato addirittura modificato?
Ecc. ecc…

Ora sorge  un altro problema, prima dell’ inaugurazione, l’Incrocio finale in Via Barbariaga. Si proprio l’incrocio finale!
Mentre tutti i comuni modificano la viabilità con la costruzione di nuove Rotonde, il comune di Gavardo, crea per lo sbocco della nuova strada, un semplice incrocio.
E’ qui che nascono i problemi delle famiglie frontiste al grosso sbaglio.

Per render l’idea, i residenti davanti al famoso “incrocio finale”, stradale, devono per entrare a casa loro proseguire per 300-400 metri, svoltare in un parcheggio privato, per poi ritornare sui propri passi e finalmente  giungere nelle loro abitazioni. O per uscire, eseguire una manovra azzardata con rischi o proseguire per 300 metri e girarsi in un parcheggino insignificante dove parte dello spazio è occupato dalla raccolta differenziata.

Domande:
- Chi ha sviluppato questo erroneo progetto?
- Chi ha seguito i lavori ?       
- Cosa le famiglie, in questione, devono fare per avere diritto  anche loro alla libera circolazione?
- Se ci sarà una modifica chi dovrà assumersi i nuovi oneri, visto che si poteva progettare da subito una rotatoria?
- Cosa un semplice contadino dalle mani ruvide e le rughe sulla fronte, per il lavoro faticoso svolto, deve fare per guadagnarsi un posto, dignitoso, dove vivere senza che nessuno usurpi la sua terra?
- Se qualcuno vi dicesse, un giorno, questo non è più tuo come reagireste?
- Siamo, forse, difronte all’ ennesimo spreco di denaro pubblico?
- Sara forse l’ennesima lettera non ascoltata da un sistema giusto o sbagliato?
- Chi si assume la responsabilità di eventuali incidenti che potrebbero svilupparsi per il grave errore?

Tante sono le domande e poche immagino le risposte, ma vale la pena farsi sentire visto che abbiamo tutti voce in capitolo.

Andrea Laffranchi

PS: Il sistema di polizia urbana  di Gavardo afferma che chiunque non rispetti la segnaletica del nuovo incrocio, sarà multato.
Un esame di coscienza è più che lecito.
Grazie per il vostro spazio.

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