Il nero e l'argento
di Laura

Premio Strega con "La solitudine dei numeri primi" nel 2008 e dopo "Il corpo umano" uscito nel 2012, Paolo Giordano è sugli scaffali da poco più di un mese con un nuovo romanzo



“A lungo andare ogni amore ha bisogno di qualcuno che lo veda e riconosca, che lo avvalori, altrimenti rischia di essere scambiato per un malinteso”.

È così che la signora A. chiamata Babette, nell'attimo stesso in cui entra nella casa di Nora e di suo marito per occuparsi delle faccende domestiche, diventa la custode di una relazione, la bussola per orientarsi nelle giornate di bonaccia e burrasca.
È lei ad accudire in silenzio tutte le incertezze, oltre a prendersi cura del loro bambino.
Per questo, quando arriva un male a portarsela via, si spalanca in casa un vuoto improvviso. Nora e suo marito devono ancora accorgersi che il coraggio della signora A., ormai, appartiene anche a loro.

Ci sono molti modi per raccontare una storia d'amore.
Paolo Giordano ha scelto la via più sensibile: registrare come un sismografo le scosse del quotidiano, gli slanci e i dolori, l'incapacità e il desiderio.
 
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