Sotto shock, ma con pochi danni
di val.

Due ambulanze, i Vigili del fuoco e quelli del Consorzio della Valle Sabbia, persino l'eliambulanza da Verona, per un incidente a Roè Volciano che si è rivelato poi essere una cosa di poco conto



«Non ci sono più i cassonetti per lo sporco! Niente paura ci sono io. Hai roba pesante da buttare? Ritiro lavarrici, lavastoviglie, tutti rottami ferrosi e non, sgombero solai, cantine, tutto ciò che non serve più....»
Con dei volantini come questi e qualche perzzo di ferro già raccattato nel baule, la Seat Cordoba stava percorrendo lo sterrato che da Agneto, frazione quasi lacustre di Roè Volciano, si infila fra gli ulivi nella valle.
Dentro c'erano una coppia che vive a Desenzano, lui 35 anni, lei 39.

Erano circa le 19 di ieri sera e e la giornata a distribuire volantini doveva essere stata lunga. Forse per questo il momento di disattenzione.
Per fortuna che dopo la curvetta c'è quella robusta pianta di "romiglia" (celtis australis in botanica). Quando le ruote dell'auto hanno perso aderenza, infatti, senza quel duro tronco i due sarebbero finiti nella scarpata con conseguenze assai più serie.

Una gran botta al cerchio e poche altre conseguenze per la carrozzeria, il risultato. Il colpo più secco però devono averlo risentito i due occupanti dell'auto.
I primi ad accorrere dalle case sparse, infatti, se li sono ritrovati una stesa per terra fuori dall'abitacolo, l'altro che non riusciva ad uscirne: probabilmente erano sotto shock, non parlavano neppure.

La segnalazione al 118 è stata così per la massima emergenza e si è mossa tutta la "cavalcata" dei soccorsi: la "medicalizzata" di Volontari del Garda e l'ambulanza dell'Anc, i Vigili del Fuoco perchè si pensava qualcuno fosse rimasto incastrato, gli agenti del Consorzio di Polizia locale della Valle Sabbia per i rilievi, il solito nutrito gruppo di curiosi.

Nell'incredulità generale
ci sono volute comunque un paio d'ore per risolvere tutto quanto, lungo lo stretto sterrato che non permetteva manovra alcuna ai mezzi intervenuti.
Dopo essere atterrato in un prato lì vicino, realizzato che di grave emergenza non si trattattava, l'elicottero è rientrato scarico alla base.
Le due ambulanze hanno ricoverato a Gavardo ciascuna il suo paziente, con l'unica complicanza di una sospetta frattura ad un braccio per la donna.

Facile alla fine anche lo sgombero dell'auto: nemmeno c'è stato bisogno del carrattrezzi perchè era perfettamente in grado di marciare da sola (ovviamente con un patentato alla guida).

Tutto bene quel che finisce bene?
Dipende: qualcuno potrebbe anche tirare in ballo il procurato allarme o qualche cosa d'altro, chissà, a raccontare qualche cosa di più potrebbero essere anche gli esami del sangue certamente disposti per i due finiti al Pronto soccorso.

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