Roè, scatti generazionali in rsa
di val.

Ultimo giorno di scuola in rsa per i ragazzi del “Grafico” di Vobarno, per concludere un’esperienza durata mesi ad osservare e fotografare la vecchiaia. Ne è nata una mostra


L’esposizione ritrae in una cinquantina di opere fotografiche, arricchite da opportune e significative didascalie, che lasciano una traccia indelebile del passaggio degli studenti della classe quarta dell’Itis “Perlasca” ad indirizzo grafico.
Rimarrà esposta nei locali della Fondazione Casa di Riposo di Roè Volciano Onlus, al civico 37 di via Bonfadio, visitabile ogni giorno dalle 8 alle 20, che è poi l’orario di apertura della struttura al pubblico.

Il vernissage è avvenuto sabato alla presenza, insieme ai nonni, del presidente della rsa, Giancarlo Arrighi, con Alessandro Musesti a rappresentare l’amministrazione comunale, gli insegnanti coinvolti del progetto che sono Carlo Benini e Licia Caraffini, i ragazzi dell’Itis e i loro genitori.

«Un’iniziativa che ha portato due mondi all’incontro, quello degli anziani istituzionalizzati e quello degli adolescenti, una cosa che capita raramente – ci ha detto Federica Gozza, la direttrice della struttura -. L’idea di una collaborazione con il Perlasca è nata dalla convinzione che sia opportuno che la rsa si “apra al territorio”, perché possa essere considerata sempre e di più patrimonio di tutta la comunità, perché possa diventare luogo di incontro e di confronto anche tra generazioni diverse, perché l’attenzione verso gli anziani consolida il legame tra le persone e il territorio».

Ai ragazzi è stato proposto di “entrare per alcune ore nella quotidianità della struttura” e, attraverso l’utilizzo della macchina digitale, di cogliere ciò che più li colpiva, a discrezione e secondo la sensibilità di ciascuno: persone, oggetti, ambienti, particolari…

Gli scatti così realizzati sono stati poi selezionati ed elaborati in classe, prima di diventare una mostra fotografica, allestita per ora all’interno della rsa stessa, anche per dare modo agli ospiti di rivedersi o di rivedere qualcosa del loro quotidiano.

Scatti che potrebbero benissimo diventare una suggestiva e significativa esposizione artistica dallo sfondo squisitamente sociale anche altrove.

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