«Moderatamente soddisfatti»
di Giancarlo Marchesi

Venerdì scorso la Cassa trentina ha chiamato a raccolta i suoi 7.394 soci per approvare il bilancio 2013. Per l'occasione sono stati tutti riconfermati i quattro amministratori in scadenza



Con un esercizio, il 2013, che ha segnato un altro anno difficile per i sistemi economici del Bresciano e del Trentino interessati da una fragile congiuntura, che ha determinato un peggioramento della qualità del credito erogato ai protagonisti dell’economia di questi territori, la Cassa rurale Giudicarie Valsabbia Paganella - Banca di credito cooperativo che sviluppa la propria operatività tra il  basso Trentino, l’area del lago d'Idro e la media Valsabbia – ha confermato il suo radicamento, registrando risultati gestionali che hanno portato lo staff di dirigenza della Banca a dichiararsi «moderatamente soddisfatti di aver sostanzialmente mantenuto l’utile dell’esercizio precedente, pur sopportando un sensibile incremento del costo del credito».

La Cassa trentina, venerdì scorso, ha chiamato i 7394 soci ad approvare il bilancio 2013. Alla convocazione emanata dal presidente Andrea Armanini e dal vicepresidente Luca Martinelli hanno risposto in 1250 soci, suddivisi tra i 843 che riempivano il Centro polivalente di Darzo e i 407 soci riuniti al Palacongressi di Andalo, per seguire l’assise in videoconferenza.

Aprendo i lavori dell’assemblea, il presidente Armanini ha voluto rilevare che, nonostante la non facile congiuntura economica, nel corso del 2013 la Cassa rurale ha saputo interpretare il ruolo di Banca di credito cooperativo delle comunità nelle quali è radicata, funzione che le ha permesso di affrontare il delicato scenario che stiamo attraversando con più forza e decisione.

A rivelarlo sono i dati di bilancio illustrati dal direttore Davide Donati e dal condirettore Guido Margonari: la cassa ha mandato in archivio un 2013 con 855,7 milioni di euro di raccolta complessiva, con un incremento del 4,78 rispetto agli 816,7 milioni dell’anno precedente. Più in specifico, la raccolta diretta da clientela a fine 2013 ha raggiunto quota 745,4 milioni di euro (+2,75), mentre il totale della raccolta indiretta assomma a 110,3 milioni, con un decremento del 20,9%.

Rispetto ai 676,8 milioni del 2012, la massa dei prestiti concessi alla clientela si è contratta del 3,84% fermandosi a quota 650,8 milioni, la maggioranza dei quali erogati sottoforma di mutuo o di fido di conto.

Nel corso dell’esercizio appena concluso, l’attività della Cassa ha saputo spingere in alto il margine di interesse che ha segnato un +7,3%, passando dai 17,4 milioni di euro del 2012 ai 18,7. Il margine di intermediazione è cresciuto in maniera ancora più evidente, del 23,8%, da 24,6 milioni a 30.449.590 euro.

La Cassa rurale Valsabbia Giudicarie Paganella ha chiuso l’esercizio 2013 con un utile di 1.527.880 un lieve decremento del 1,9%, se confrontato con il dato del precedente esercizio.

L’assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio e il progetto di destinazione degli utili che prevede: 1,25 milioni alle riserve indivisibili, 45.836 euro ai fondi mutualistici per la cooperazione e 225.000 euro ai fini di beneficenza, ed ha riconfermato i 4 amministratori in scadenza (Donato Giordani, Luca Martinelli, Cristian Fusi, Oscar Paterlini).

A margine dei lavori assembleari, è stato dato conto di due progetti mutualistici finanziati dalla Cassa: il primo è legato all’«Operazione Mato Grosso», con il sostegno della missione peruviana di Mamara, dove è sta è stato acquistato un macchinario per la lavorazione della pietra, mentre il secondo ha visto sostenere l’Associazione bresciana «S.F.E.R.A. - Gennaro Franceschetti Onlus», che ha intrapreso la realizzazione del centro polifunzionale «Maison de paix» a Kikwit nella Repubblica democratica del Congo.

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