Addio alpino «Doro»
La comunità di Gavardo si è svegliata ieri mattina priva di uno dei suoi più noti e stimati cittadini. L’alpino Isidoro Codenotti, reduce di Russia, 95 anni compiuti lo scorso 1 febbraio. I funerali mercoledì.

La comunità di Gavardo si è svegliata ieri mattina priva di uno dei suoi più noti e stimati cittadini. L’alpino Isidoro Codenotti, 95 anni compiuti lo scorso 1 febbraio, si è spento domenica notte all’ospedale di Gavardo, dove era stato ricoverato per difficoltà respiratorie.
Quasi nessuno lo chiamava per nome, perché per tutti era semplicemente «Doro», fin dalla gioventù, trascorsa tutta a Gavardo, prima di essere mandato in guerra. Fu inviato al fronte prima in Francia, nel 1940, poi in Grecia e in Albania, dove rimase fino al 1941 a combattere una guerra che fu solo un inutile sacrificio. Ma il peggio per «Doro» doveva venire nel ’42: la campagna di Russia. Riuscì a tornare a Gavardo, non prima di aver trascorso due anni nel lager tedesco di Honnestein.
Cavaliere del lavoro dal 1967, medaglia d’oro come donatore Avis, Isidoro è stato per anni clarinettista nella banda cittadina «Viribus Unitis» e direttore della fanfara alpina Valchiese. In questi titoli sono racchiuse tutte le sue «passioni», oltre alla famiglia, il lavoro come falegname, il volontariato, ma soprattutto la musica.
Domani alle 15 i funerali, con partenza dall’abitazione di via Molino.

di Luca Cortini da Bresciaoggi
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