Un patto per la scuola
di val.

Sarà un allentamento del patto di stabilità, concordato con la Presidenza del Consiglio, a rendere possibile un "miglioramento sismico" del valore di 680 mila euro alle Elementari di Vobarno



Meno di tre mesi è durato il "botta e risposta" fra l'amministrazione comunale di Vobarno e la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Andirivieni di informazioni che ha prodotto la possibilità di intervenire sull'edificio delle scuole Elementari di via Poli in deroga al Patto di stabilità, che di fatto da alcuni anni bloccava nel centro valsabbino circa mezzo milione di euro, rendendo impossibile l'investimento.

Il primo a scrivere era stato Matteo renzi il 3 marzo, esortando i sindaci ad investire in educazione, "Il valore più grande che un Paese può incentivare".
«Non un patto istituzionale, ma un metodo di lavoro, per fare in modo che il 2014 segni l'investimento più significativo mai fatto da un Governo centrale sull'edilizia scolastica".

Detto fatto. A Vobarno era già pronto fin dal 2010 un progetto di "miglioramento sismico controllato" per l'ediificio delle Elementari. Prevedeva un impegno di spesa di 600 mila euro, ma è bloccato a causa del patto di stabilità.

"Se ci date il via, siamo in grado di inziare e concludere i lavori entro il 2016" scrivono dal municipio vobarnese rispondendo alla missiva di Renzi, insieme ad altre 4.400 municipalità.

La risposta firmata dal Matteo nazionale arriva il 15 maggio, con un sostanziale ok e la richiesta di delucidazioni in merito alla ripartizione di spesa da prevedere nel programma pluriennale 2014-2016.
Cosa che è stata fatta puntualemente (entro il 23 maggio come prevedeva la nota ministeriale).

La speranza è che il veloce iter capace di regalare una nuova sicurezza ai 400 alunni che frequentano il plesso scolastico vobarnese, non si traduca dopo le elezioni in un nulla di fatto.
Staremo a vedere.
 

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