Di nuovo Castelli e Flocchini
di Ubaldo Vallini

Come cinque anni fa. Da una parte c’è Giovanmaria Flocchini con “Pertica Alta Unita”, questa volta nel ruolo di sindaco uscente, dall’altra ci riprova Nadia Castelli con “Il Futuro a Pertica Alta”


A decidere le sorti dei due contendenti poco più di 500 elettori, che compongono il variegato mondo di Pertica Alta.
Che poi non è un paese vero e proprio, ma l’unione amministrativa di sei frazioni attorno a quella considerata “principale”, ma solo perché è baricentrica, che corrisponde al nome di Livemmo.

Una realtà montana che da sempre deve fare i conti con gli stessi problemi, per altro riconosciuti da entrambe le compagini in lizza.
C’è lo spopolamento cronico, solo in parte mitigato dalla presenza di poche famiglie di provenienza straniera.

La difficoltà a mantenere servizi degni di questo nome: scuole, ufficio postale, biblioteca, ma anche ambulatori, spazi culturali ed aree sportive.
Il fatto che gli spostamenti sono sempre difficili, non fosse altro che per le tortuose strade per altro sempre bisognose di manutenzione.
La salvaguardia di un vasto territorio inteso nelle sue peculiarità paesistiche, antropologiche e naturalistiche.

Non per ultimo, il disagio di un’economia che è diventata troppo dipendente dal fondovalle e che obbliga la quasi totalità dei cittadini attivi ad estenuanti e costosi trasferimenti.


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