Lavenone - Con Rinaldi per l'indipendenza
di val.

«Spiegheremo bene agli abitanti di Lavenone cosa vogliamo per loro, perché è ora che la finiscano di ingrassare Roma col loro lavoro. Le ricchezze che vengono prodotte a Lavenone, qui devono rimanere»


Incontreranno la popolazione venerdì 16 maggio alle 20 e 30, nella sala civica.
«Spiegheremo bene agli abitanti di Lavenone cosa vogliamo per loro, perché è ora che la finiscano di ingrassare Roma col loro lavoro. Le ricchezze che vengono prodotte a Lavenone, qui devono rimanere».

In poche parole, Mauro Rinaldi, al quale Indipendenza Lombarda ha chiesto di candidarsi a sindaco nel centro valsabbino, chiarisce di che pasta lui e i suoi sono fatti: «Autonomisti? No, indipendentisti. Perché non c’è altro modo se vogliamo che i paesi della Valle Sabbia, ma anche quelli della Valle Trompia, non facciano una brutta fine».

«Un destino già segnato, il loro. Se non impariamo a valorizzare quello che c’è e a trattenere le risorse sul territorio».
«Su cosa puntare? C’è un paese intero da rimettere in sesto: sporchi i muri, un centro storico malmesso. Servono incentivi perché possa svilupparsi l’offerta turistica che ora è rappresentata solo da un bed&breakfast mentre dovrebbero essere molti di più. Questa è la chiave perché Lavenone possa tornare ad essere un paese vivibile e produttivo, capace di dare benessere ai suoi abitanti. E ha tutti i numeri per riuscirci». 


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