A Bagolino una sola lista per 4 mila
di Ubaldo Vallini

Nella «città della montagna» Gianluca Dagani cerca la riconferma e per farlo corre da solo, contro il quorum: Colpa della disaffezione alla politica?



Si chiama “Patto per Bagolino e Ponte Caffaro” ed è l’unica lista per quattromila abitanti.
Situazione decisamente anomala per Bagolino la “città della montagna” valsabbina che amministra un territorio dalla doppia anima, per altro fra i più estesi a livello provinciale: dalle balze che raggiungono i tremila metri di quota al confine con la Valle Camonica ed il Trentino, fino alle sponde caffaresi dell’Eridio.

«Una novità della quale abbiamo preso atto con un poco di rammarico e non la consideriamo certo una nota positiva per il paese» ci dice Gianluca Dagani, che si ritrova ad essere candidato al ruolo di sindaco che succedere a se stesso.

«Non ho ben capito perché l’attuale minoranza abbia rinunciato a formulare una sua proposta.
Del resto anche noi abbiamo avuto qualche difficoltà ad individuare dei nomi con i quali rinnovare lo schieramento, forse la disaffezione alla politica e ad un ruolo pubblico di responsabilità, sta interessando anche il nostro paese – ha aggiunto -. Ad ogni modo io ho la coscienza a posto: sono certo che in questi cinque anni l’amministrazione da me guidata si è mossa con equilibrio, amministrando in nome di tutti i cittadini».

Cinque solo i nomi che si ripetono, rispetto ai candidati a consigliere di cinque anni fa, sette quelli nuovi: «Abbiamo deciso di rinnovare e di ringiovanire la compagine, così abbiamo fatto, coinvolgendo sia dal capoluogo che dalla frazione Ponte Caffaro delle persone capaci e con specifiche competenze».

Il quorum? «Sento dire in paese che in mancanza di una scelta da fare sia inutile anche andare a votare – ci dice Dagani -. Non è così. Se molti la pensassero a questo modo potremmo avere grossi problemi».

Il perché lo diciamo noi:
se mancasse il voto della metà più uno degli aventi diritto, il Comune bagosso verrebbe commissariato e l’attività ridotta all’ordinaria amministrazione, senza la possibilità di operare delle scelte fino alle prossime elezioni.

«Non solo - aggiunge Dagani -. Ci aspettiamo che gli elettori esprimano la loro preferenza ad un candidato, per ricevere anche delle indicazioni in merito alla composizione della Giunta e per l’assegnazione degli incarichi».


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