Emodinamica, il pressing dei sindaci
di Ubaldo Vallini

Amministratori della Vallesabbia uniti nel chiedere al Pirellone una risposta celere e positiva in merito a quello che viene ritenuta una priorità sanitaria per il territorio valsabbino, del Medio e dell’Alto Garda


Si tratta di centotrentamila utenti, che per altro aumentano sensibilmente nel periodo estivo, che a causa della mancanza dell’emodinamica nel presidio ospedaliero di Gavardo ed in caso di intervento del 118 su emergenze cardiologiche, vengono avviati direttamente nelle strutture sanitarie cittadine.

«E’ un paradosso che anche i residenti di Gavardo, dove è per altro presente una efficiente Unità coronarica, vengano portati direttamente a Brescia» fanno notare i sindaci, riunitisi in assemblea comunitaria a Nozza nei giorni scorsi.

In quell’occasione, all’unanimità, gli amministratori valligiani hanno sottoscritto una mozione che invita la Regione «a predisporre, in tempi brevi, l’apertura di tale servizio, ritenuto indispensabile perché il presidio ospedaliero di Gavardo possa essere veramente all’altezza di dare risposte pronte e adeguate alle esigenze dei cittadini».

Lo scenario paventato, nel caso di un diniego, è catastrofico per le realtà territoriali della valle Sabbia e dell’alto Garda, che si ritrovano col 90% del territorio classificato “zona altimetrica 1”, altamente disagiato quanto a vie di comunicazione e carenza di infrastrutture:
«Senza adeguata tecnologia e senza l’emodinamica, unitamente alla risonanza magnetica, che sono requisiti imprescindibili in un nosocomio per “acuti” – affermano i sindaci o i loro delegati riuniti in assemblea -, l’intero territorio rischia di perdere in poco tempo l’unico ospedale di riferimento, con grave pregiudizio per il diritto alla salute dei nostri cittadini».

I “numeri” perché il servizio possa essere istituito ci sono, lo spazio nella nuova ala ospedaliera realizzata a Gavardo anche.
La relativa richiesta è stata presentata dall’Azienda ospedaliera di Desenzano del Garda, da cui il “La Memoria” dipende, nel corso del 2013.
Si attendono quindi solo le decisioni regionali.

Il pressing degli amministratori valsabbini sulla Regione Lombardia, va ad aggiungersi a quello manifestato nei giorni scorsi dal consigliere di maggioranza per la Lega Nord Fabio Rolfi ed alle rassicurazioni espresse dallo stesso presidente Maroni in occasione dell’inaugurazione ultima della nuova ala dell’ospedale gavardese.

Sotto osservazione da parte dei sindaci, tra l’altro, i tempi di intervento nel caso delle emergenze di tipo cardiocircolatorio, quando ogni minuto è prezioso: «La creazione dell’emodinamica a Gavardo tutelerebbe innanzitutto il cittadino poiché nel caso di emergenze/urgenze cardiologiche il tempo di intervento e di trasporto presso altri centri cittadini potrebbe rivelarsi fatale, considerati la complessità orografica, le distanze, la viabilità del territorio» mettono nero su bianco gli amministratori valligiani.

Che aggiungono: «Gli investimenti degli ultimi anni hanno consentito di avere oggi a disposizione un Blocco ospedaliero all’avanguardia con tecnologia di ultima generazione.
Il servizio di emodinamica costituisce il necessario completamento per non vanificare i recenti investimenti e mantenere per il presidio di Gavardo gli indispensabili requisiti di nosocomio per acuti».


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