Il respiro sommesso di Vallio
di Ubaldo Vallini

Sgomento e disorientamento, a Vallio Terme dove la salma di Alessio Quaini è stata portata già giovedì pomeriggio, come alle Medie di Villanuova, dove ragazzini ed insegnanti hanno avviato un processo di elaborazione del lutto



Che il suo cuore fosse malandato e che corresse gravi rischi ogni giorno lo sapevano tutti. Alle Medie Enrico Fermi di Villanuova, ma anche a Vallio Terme, dove Alessio Quaini, 13 anni, era rimasto ad abitare con mamma Erica.

Avevano sentito del defibrillatore automatico che i medici bergamaschi gli avevano impiantato tre anni fa, così pure dell’attesa per un trapianto di cuore, che in questi casi richiede sempre l’età adulta.
Lo vedevano però giocare con gli altri bambini, frequentare gioioso l’ambiente scolastico e l’oratorio.

Non calciava il pallone nel campetto e non poteva trasportare pesi, nemmeno lo zainetto coi libri su per le scale, troppo faticoso per lui. Però i suoi acciacchi mai gli avevano impedito di partecipare al grest, di scherzare coi coetanei, di aprirsi in un sorriso con gli adulti che conosceva e che gli volevano bene.

Insomma: un po’ alla volta, chi gli stava attorno si era convinto che tutto stesse procedendo per il meglio e che non ci fosse motivo perché da un momento all’altro Alessio potesse andarsene via.
Invece è accaduto: il suo cuoricino ha cessato di battere, troppo presto e per sempre. Come era già accaduto al fratellino gemello, Simone, una decina di anni fa.

E di colpo tutti si sono resi conto che ogni giorno trascorso insieme a lui è stato un regalo.
Una consapevolezza lacerante, che spiazza e disorienta, che porta a pensare a quanto possono essere insignificanti le meschinità che troppo spesso ci impegnano ed impediscono a ciascuno di noi di vivere pienamente la propria vita.

E i ragazzini? quelli che venerdì mattina hanno visto Alessio star male, perdere conoscenza, diventare cianotico e poi volare via, senza fare più ritorno?
Per loro ieri mattina il municipio e la scuola hanno organizzato la presenza in classe di due psicoterapeuti, che si sono messi a disposizione per un primo approccio di elaborazione del lutto e del trauma che possono aver subito, insieme ai loro insegnanti.

Gli esperti sono Giuseppe Maiolo e Giuliana Franchini, che in collaborazione con l’amministrazione comunale già stanno sviluppando un ciclo di conferenze con l’obiettivo di formare genitori consapevoli del rapporto che possono avere coi loro figli.

Intanto il respiro di tutti si è fatto sommesso a Vallio, dove l’intera comunità si sta stringendo attorno alla famiglia, così duramente colpita.
Da venerdì pomeriggio la salma di Alessio riposa nella camera ardente allestita al civico 2 della frazione Cereto.

Questa sera alle 16 e 30 la veglia di preghiera.
Lunedì alle 15 il funerale.

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