I test automobilistici nel comune di Valvestino
«In periodi di spending review ogni Comune si ingegna per individuare tagli alla spesa nel proprio bilancio, altri comuni invece decidono di vendere o affittare parte del proprio territorio al miglior offerente»


E’ questo il caso del Comune di Valvestino che, con apposito regolamento comunale, permette di chiudere interi tratti stradali per far disputare a varie scuderie rallistiche provenienti da tutt’Italia, test tecnici ad impatto ambientale devastante e molto precari dal punto di vista dell’incolumità di chi vive o transita in quei luoghi.

Mi riferisco a quanto successo lunedì 31/03/2014 dove, sul tratto stradale che congiunge l’abitato della frazione di Armo venivano disputate due prove tecniche, una la mattina dalle 9 alle 13 ed un’altra dalle 14 alle 18.
L’intera valle è stata teatro di uno degli episodi più dequalificanti e cui si possa assistere.

Gli scoppi dei motori delle autovetture che sfrecciavano su questa piccola ed angusta stradina rimbombavano come fucilate per tutta la valle, lo stridore delle frenate ed i testa-coda in prossimità dell’abitato rendevano lo scenario a dir poco delirante.
L’odore delle benzine usate rendeva irrespirabile l’aria. Nessuno controllava che le ordinanze del sindaco fossero rispettate.

Tutto era affidato all’autocontrollo ed al buon senso del personale dello staff delle scuderie.
I test alle ore 19 erano ancora in pieno svolgimento, contrariamente a quanto riportato nelle ordinanze.
Il riscaldamento delle gomme delle autovetture avveniva al di fuori del tracciato consentito interessando la strada che congiunge l’abitato di Turano a quello di Persone, in violazione dell’ordinanza emessa e facendo correre seri rischi a chi transitava in quegli istanti (le autovetture per riscaldare le gonne zigzagavano da una corsia all’altra).

Le conseguenze che hanno provocato precedenti prove effettuate su questo tracciato sono visibili a tutti: guard rail divelti, staccionate abbattute, asfalto spaccato con strisce di pneumatici che non si vedono neppure sui circuiti di F1, pietrisco e sporco in mezzo alla carreggiata.
In un tratto il guard rail è stato distrutto dall’uscita di un’autovettura e non solo non è stato tempestivamente ripristinato, ma neppure segnalato (vedere foto allegata) contro ogni norma di legge.

Chi aveva esigenza di transitare per l’unica via di accesso doveva aspettare il termine della prova. Mi chiedo con quale diritto si debba essere sequestrati in nome di sgommanti autovetture sportive.
Capisco che l’attuale sindaco uscente amministri un piccolo comune di montagna abitato soprattutto da anziani, che spesso non hanno più né l’udito dei giovani né esigenze di spostamento, tuttavia sottoporre queste belle zone a questo stupro paesaggistico è veramente assurdo.

Sarebbe bello che l’attuale primo cittadino facesse passare una di queste prove tecniche sotto le finestre della sua abitazione, per provarne l’ebrezza.
E pensare che in queste zone si reputano più trentini che lombardi alla faccia del rispetto ambientale!

Scrivo pertanto a questo giornale perché le Istituzioni preposte vengano a conoscenza di come, per qualche centinaio di euro, si possa rovinare e degradare una delle più belle zone dell’Alto Parco del Garda e, se in loro potere, intervengano per far terminare questo scempio ambientale.

Ludovico Polastri

140402_Valvestino.jpg