Berlusconi alla Maison du Relax di Gardone
di Dru

Berlusconi come "immagine" di se stesso è il Diavolo e l'acqua Santa, il Male e il Bene


Ho un amico che si chiama Marco che lavora là, alla Maison, e mi ha raccontato il Berlusconi cliente.
Dice che lui non ha mai votato Berlusconi, ma la prossima volta lo voterà, perché persona più umile ed elegante non lo ha mai attraversato nella sua lunga carriera di inserviente.

Dice Marco, che se la politica e il politico che lui ha per lo più servito è in ogni modo arrogante e ingeneroso, Berlusconi è umile e generoso, saluta tutti con compostezza e cerca, con istintiva naturalezza, di non tralasciare nessuno, in ogni sua richiesta campeggia il "per piacere" e in ogni chiusura il "grazie", dice che ciò che lo ha affascinato è di Berlusconi la sua naturale simpatia, non vede in lui nessuna forzatura, si accasa con gli umili così come con i primi, mostrando che gli umili sono i primi, facendoli, comunque anche se non vero, sentire tali.

Mi ha raccontato di un episodio bizzarro in tal senso che, prima di conoscere Berlusconi, non credeva possibile in un politico: "dà la mancia!"
E poi mi ha detto: "non è particolare questo in un nostro cliente, particolare lo è in un cliente politico, che i politici non sono persone senza materia, ma sono abituati ai privilegi e non danno mancia alcuna non per mancanza di soldi, ma per mancanza di creanza."

L'unica cosa che lo ha disturbato, in questa immagine deificata è il cane Dudu, per Marco questo fatto, oltre l'eleganza dimostrata in ogni situazione che lo ha visto partecipe di un Berlusconi sempre riguardoso e pronto al servizio degli altri, è stato l'unico neo di quella insolita permanenza del Cavaliere  alla Maison.
Mi ha detto: "per un uomo così importante quell'immagine e quell'affetto per un cane così insignificante appare come una contraddizione e stona, quasi che lui dipendesse da quello".

Ho, poi, un altro amico che si chiama Claudio, che ieri ha esultato alla notizia del Berlusconi autoscavalierato. "Vorrei" mi dice "che quei senatori e onorevoli di Forza Italia, servi del padrone, si dimettessero come avevano promesso di fare, per la condanna definitiva",..
"Forse che leggo una vena di sadismo in questo?" gli ho chiesto. E lui, sorridendo, mi ha risposto di si.

Avrei voluto dire all'amico Marco che l'unico fastidio che può avere avuto, nel vedere quel connubio tra Berlusconi e il cane Dudu, deriva da un'umiltà e un'umanità che travalica gli aspetti della sua, che vede lo strano in ciò che non ha nulla della stranezza come umanità in quanto tale, ma stranezza nell'umanità in quanto quel potere che deriva dall''immagine artefatta  dell'uomo potente, altra dall'uomo visto in carne ed ossa.

A Claudio invece avrei voluto dire che quell'immagine, in carne ed ossa, gli è stata preclusa a tal punto che, ogni suo desiderio di vendetta personale, come rivalsa contro un mondo fatto di immagini, non può vederne l'umanità e così  essere felice come Marco nel vederne riflessa la sua.

Riconoscere le cose oltre l'immagine, o segno, o significato, che di queste un linguaggio anticipa, non è cosa facile, che quelle sono le segrete cose che, per altro, sono le manifeste.

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