Volo in elicottero per il boscaiolo
di val.

Brutto incidente quello accaduto ieri a un 51 enne di Agnosine, colpito dalle fronde di una robinia abbattuta nel bosco



Sapeva che la pianta stava cadendo perché il segnale era arrivato forte e chiaro, ma non s’aspettava che potesse raggiungerlo a quella distanza.
Quando se n’è reso conto ha provato ad accucciarsi e a nascondersi sotto al trattore, ma l’albero l’ha colpito lo stesso sulla nuca, tramortendolo.

Infortunio nel bosco ieri ad Agnosine, quando mancava un quarto d’ora a mezzogiorno.
A farne le spese Renato B. artigiano cinquantunenne del posto che ieri aveva deciso di dare una sistematina al bosco che possiede in località “Sapilù”, a poca distanza dal santuario della Madonna di Calchere.

E ci sta che la Signora gli abbia gettato uno sguardo benevolo, visto che nonostante la gran botta rimediata sembra che alla fine Renato possa cavarsela con danni tutto sommato contenuti.

La motosega in quel momento era nelle mani del più esperto Luigi, che gli stava dando una mano abbattendo gli alberi più grossi mentre lui sistemava le ramaglie poco più in là.
Quella robinia era la pianta più alta del lotto: un bestione di 25 metri per cinque quintali almeno.

Fatto lo scacco dalla parte giusta, per evitare che cadesse sulla casetta di legno costruita per trascorrere qualche bel momento con la famiglia, Luigi ha gridato come convenuto e poi è passato a fendere il legno dalla parte opposta, convinto che l’amico si fosse scansato del tutto.
Per di più, accucciato com’era, non poteva controllarne l’esatta posizione.

Una gigantesca frustata, quella che ha colpito Renato fra capo e collo, per fortuna con le fronde della cima, grosse però ancora quanto un braccio.
Immediata la richiesta di soccorso, raccolta dal 118 che ha inviato sul posto l’eliambulanza e i volontari di Pronto Emergenza.

L’equipe medica è stata “verricellata” direttamente sul posto e mentre il mezzo aereo si è posato nei pressi del cimitero, su un prato abbastanza ampio, i soccorritori hanno “stabilizzato” il paziente immobilizzandolo sulla barella spinale: operazione delicata quando le botte sono di quel tipo.

Così, ben impacchettato e semincosciente, Renato è stato issato attraverso il bosco fin sul mezzo aereo, che è partito per depositarlo al Pronto soccorso della Poliambulanza, in città.

Sul posto anche la Locale di Agnosine.
Della vicenda se ne stanno occupando anche i carabinieri di Sabbio Chiese.
 
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