Sottopasso di Prevalle, interviene l'Anas
di Ubaldo Vallini

A venti mesi dal tragico incidente in cui perse la vita Sara Comaglio, l'Anas appalta i lavori per rendere più sicuro quel tratto di 45Bis



Fin quando non ci scappa il morto... Troppo spesso capita di sentirla o di ripeterla, questa frase.
E qualche volta lo si fa a proposito, come nel caso dei frequenti allagamenti di cui ha sempre sofferto la 45Bis in prossimità del sottopasso di Prevalle.

A venti mesi dalla morte di Sara Comaglio, la giovane 22enne vittima di una tragica sbandata proprio a causa di uno di questi allagamenti, l’Anas ha appaltato i “lavori di ammodernamento del sistema di sollevamento delle acque”, che costeranno circa 400 mila euro.
A Milano, in occasione dell’apertura delle buste, ha voluto esserci anche Maria Luisa Massardi, la mamma di Sara.

Nell’attesa che sia fatta giustizia, la donna non ha mai lesinato i suoi sforzi perché mai più abbia a ripetersi la tragedia che lei e la sua famiglia stanno vivendo.
A questo proposito è significativa la “relazione tecnico-illustrativa” che ha accompagnato il procedimento di appalto, dove i tecnici affermano che le pompe attualmente installate non sono in grado di drenare i 190 mc/h (metri cubi ogni ora), che in teoria possono invadere la strada in quel punto, soprattutto in concomitanza con il periodo irriguo dei campi sovrastanti.

Ed è proprio quello che sarebbe accaduto la notte del 22 maggio 2012: non pioveva ma la strada era invasa dall’acqua, le pompe non funzionavano ed il problema era stato segnalato molte ore prima.

L’intervento, dunque, prevede di installare pompe più potenti e dotate di gruppo elettrogeno, la posa di vasche di accumulo per garantire il deflusso dell’acqua anche in caso di eventi estremi, un sistema di monitoraggio collegato h24 con la sala operativa dell’Anas ed un impianto semaforico per bloccare il traffico in caso di emergenza.

Lo studio suggerisce anche di interessare il Consorzio agricolo
della zona perché si cambi il metodo per irrigare i campi, dallo scorrimento che provoca veloci perdite e percolazione profonda, all’utilizzo di lance erogatrici a pioggia oppure mediante la nebulizzazione.

Meglio tardi che mai, è un'altra di quelle frasi di circostanza.
 
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