E' andata bene a tutti quanti: gli occupanti dell'auto, ma anche a coloro che avrebbero potuto passare in quel momento sul marciapiede.
L'incidente è avvenuto in pieno centro a Lavenone, questo pomeriggio poco prima delle 17.
A quell'ora la 237 del Caffaro era parecchio trafficata per il rientro dalla montagna.
Fra le auto incolonnate anche una grossa Lancia Voyager con a bordo una famigliola decisa a rientrare a casa in città dopo una breve permanenza a Madonna di Campiglio.

L'uomo alla guida ha fatto tutto da solo: forse a causa di un malore, o per un attimo di distrazione, subito dopo la parrochciale e prorpio di fronte al Bar, ha scartato sulla destra finendo contro la putrella che in quel punto fa da base alla ringhiera che protegge la via Croce d'Arrigo, una delle stradine che salgono all'interno del paese.

Per fortuna sul marciapiede in quel momento non c'era nessuno.
I sistemi di sicurezza passiva dell'auto hanno funzionato a dovere per papà, mamma e bimbetto di tre anni sistemato sul sedile posteriore, non per la sorellina di cinque anni che gli era seduta accanto e che ha picchiato forte la testa e un braccino.

Le sue condizioni, e l'iniziale perdita di sangue, hanno consigliato l'intervento veloce in codice rosso della Medicalizzata di Vestone. Per fortuna tutto si è risolto senza complicazioni e la piccina è stata ricoverata al Pronto soccorso pediatrico del Civile, ma con un più rassicurante codice giallo.

Subito sulla Provinciale si sono formate lunghe code: provvidenziale il veloce intervento del personale della carrozzeria B.V. di Lavenone, che in un attimo ha sgomberato la strada premettendo il regolare deflusso di traffico: regolare si fa per dire visto che sia a Idro sia a Vestone non sono mancati lunghi incolonnamenti.

Sul posto per ricostruire l'accaduto una pattuglia della Stradale di Salò.

L'ultima foto è stata scattata da Alessia, che per un pelo non è stata coinvolta.