Nuove modalità per gestire terre e rocce da scavo
di Redazione

Il "Decreto del Fare" messo in campo dal Governo prevede una nuova procedura per la gestione delle terre e rocce da scavo da presentare all'Arpa con una dichiarazione sostitutiva di atto notorio prima che inizi lo scavo

 
Con l'entrata in vigore del "Decreto del Fare" (L. 98/2013 di conversione del D.L. 21 giugno 2013, n.69) è stata introdotta una nuova procedura per la gestione delle terre e rocce da scavo provenienti da opere non soggette a Valutazione di Impatto Ambientale o ad Autorizzazione Integrata Ambientale, notevolmente semplificata rispetto a quanto previsto in precedenza.
 
Il Codice dell’Ambiente consente di gestire le terre e rocce da scavo secondo tre diverse modalità: smaltirle come rifiuto, riutilizzarle nello stesso luogo in cui sono state scavate, utilizzarle come sottoprodotti in altri siti.
 
A tal fine, la nuova procedura prevede che si presenti all'ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) una dichiarazione sostitutiva di atto notorio prima dell’inizio dei lavori di scavo.
 
Trattandosi di una comunicazione non sarà poi necessario attendere da parte dell’ARPA un espresso atto di approvazione.
 
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web dell'ARPA www.arpalombardia.it
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