Non si ferma la corsa all'ammodernamento che ha sempre contraddistinto l'azione dirigenziale della Ferriera Valsabbia.
Nel 2012 il nuovo forno fusorio, un'operazione per più di 25 milioni di euro, tanto per indicare solo uno dei momenti di maggior impegno su questa strada. 
Entro la fine di quest'anno, che è poi il 60°, verranno investiti altri 12 milioni di euro, con l'obiettivo di raggiungere i traguardi fissati in termini di efficienza e taglio dei costi.

«Continuiamo a credere in quello che facciamo - ha sottolineato Ruggero Brunori, amministratore delegato della società presieduta dal padre, Giovanni Battista Brunori, al giornale Bresciaoggi -. Non intendiamo affatto rassegnarci, pur dovendo fare i conti, tra l'altro, con un Paese dove la politica industriale si sviluppa nei convegni e non nelle sedi dedicate. Per dare un segnale incoraggiante sarebbe importante sbloccare le grandi infrastrutture, con inevitabili ricadute positive sulla siderurgia».

L'azienda (controllata da Valsabbia Investimenti spa) è protagonista nel settore del tondo per cemento armato, dell'acciaio in billette e della rete elettrosaldata.
Gli addetti sono più di 300, in leggerissima parte alle prese con la Cig, occupati soprattutto nella sede odolese e in parte in quella di Sabbio Chiese, ma ci sono anche stabilimenti in Repubblica Ceca e in Slovacchia.
Dopo un paio di anni di difficoltà si punta ad un 2014 in miglioramento.

Le novità sono concentrate su Odolo, in particolare sulla seconda linea di colata continua in un'ottica di incremento delle prestazioni e delle «tutele» per gli addetti.
Da questa settimana è entrata nel vivo la fase di collaudo relativa alla prima parte dell'intervento.
La prossima fase entrerà nel vivo la prossima estate e porterà al definitivo ammodernamento dell'impianto con l'aggiunta di una nuova linea di colaggio, di una nuova automazione e edi più efficienti sistemi di sicurezza.

Alla fine funzionerà una sola colata continua e questo permetterà, sempre entro il 2014, di installare il nuovo trattamento fuori-forno (L.F.).R.E.

Fonte: Bresciaoggi