Pesca di frodo
di Fabio Borghese

Le guardie ecozoofile alla guida del comandante Osvaldo Casella hanno interrotto una pesca illegale del coregone che andava avanti probabilmente da tempo, con il consenso compiacente dei ristoratori della zona


Per il coregone, pregiato pesce del Garda, il periodo della riproduzione è quello invernale, fra dicembre e gennaio, per questo dal 15 novembre al 15 gennaio ne è vietata la pesca.
Ma, come sempre, c’è qualcuno che non bada alle regole dettate dalla logica e dal buonsenso e pensa solo al proprio interesse.

Le guardie ecozoofile alla guida del comandante Osvaldo Casella hanno interrotto una pesca di frodo illegale che andava avanti probabilmente da tempo, con il consenso silente compiacente di alcuni ristoratori della zona.

Venerdì sera le guardie, dopo un lungo appostamento, sono intervenute per fermare tre uomini che stavano raccogliendo il coregone dalle loro reti, presso il porto di Portese. Una volta scoperto i tre uomini hanno rimesso a posto i loro arnesi e se ne sono andati. Allertati dalle guardie, però, i Carabinieri di Salò sono riusciti a rintracciare i tre uomini a cui è stata comminata una pesante ammenda. Dalle loro reti hanno recuperato circa 50 chili del pregiato pesce d’acqua dolce.

Identico fatto si è svolto a Manerba dove, sempre nella stessa notte, le guardie hanno controllato i porti di Dusano e Pisenze e la zona di Baia Bianca e con l’aiuto dei carabinieri hanno sequestrato altri 70 chili di coregone.

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