L'indecisione del decidere 1.1
di Dru

Il nichilismo è la la decisione della volontà che si manifesta come la forza originaria capace di guidare l'oscillazione delle cose tra l'essere e il niente, decisione che non è coscienza ma è potenza


La verità vede la decisione e la convinzione come la stessa cosa e la decisione è sempre del mortale anche quando è un Dio a decidere.

Nell'azione razionale che guida l'ente nella sua oscillazione tra l'essere e il niente la coscienza non insegue una volontà che vuole oggetti imprevedibili per la coscienza, in quanto una volontà cieca irriducibile al sapere cioè al convincimento è nuovamente  un non sapere cosa essa vuole e in quanto tale è coscienza impotente.

"La decisione della volontà è, dunque, convinzione ossia persuasione, fede, consiste nell'esser convinti".

Se la manifestazione della volontà di dominio nell'occidente e la sua storia è la persuasione dell'oscillazione dell'ente come volontà che controlla l'insieme di condizioni come  realizzazione del voluto, così quando il mortale decide di colpire con la sua lancia il nemico, questa decisione è la persuasione che le sue membra si protenderanno alla realizzazione dello scopo.

Prendere la lancia e protendersi per scagliarla sono le condizioni per la realizzazione dello scopo che il mortale è persuaso di controllare.

Egli si muove nella decisione  solo in quanto è persuaso di controllare tutte le condizioni.
Se solo una del condizioni manca al suo controllo a quello che egli ritiene essere il controllo, allora non decide.

Se dice "provo" allora è indeciso e incerto sull'accadimento del provato, ma non è incerto sul controllo delle condizioni altre rispetto all'insieme di decisioni atte allo scopo che rendono necessarie ma non sufficienti le condizioni .

Il mortale metafisico è l'artefice delle cose perché è aperto al senso dell'oscillazione, è artefice in quanto decisione.
Il mortale premetafisico è invece il tentativo di essere artefice.

La sua decisione non essendo aperta al senso veritativo dell'oscillazione dell'ente tra essere e niente è accompagnata  dalla possibilità che le cose non si lascino separare o decidere.

La coerenza del nichilismo conduce all'eliminazione di ogni verità incontrovertibile, si che la convinzione non è che ipotesi.

"Ipotesi è ciò che è posto alla base, ma non si appoggia ad alcuna base indiscutibile."

Per la coscienza scientifica contemporanea, che rappresenta la punta del nichilismo tra mezzo e scopo  non vi è nesso necessario ma successione empirica di eventi.

La scelta di certi mezzi piuttosto di altri, il controllo di questi mezzi che non sia fallimentare, per la coscienza scientifica sono solo ipotesi fornite di un grado di certezza o non falsificazione.

Ma proprio perché l'ipotesi non si fonda su basi incontrovertibili la coscienza scientifica moderna è sempre esposta alla sua negazione.

" L'incapacità di imporsi sulla propria negazione è il dubbio"

Ispirato da Destino della Necessità, pubblicherò anche il seguito di questo ragionamento...  se l'editore lo permetterà.


 

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