Tempi veloci di intervento
di Ubaldo Vallini

Ieri il sopralluogo da parte di un geologo della Provincia, oggi i primi interventi sul fronte frana. La speranza è quella di riuscire a riaprire in tempo per la ripresa delle scuole

 
Nessuno è rimasto con le mani in mano, dopo la frana che a Santo Stefano ha bloccato la Sp 50 fra Nozza e Belprato, obbligando gli abitanti della frazione della Pertica Alta a servirsi dell'alternativa che passa da Forno d'Ono per scendere poi a Fondovalle.
 
L'ipotesi è che servano due giorni di lavoro per ripulire la strada dal materiale e dalle piante cadute e per effettuare il "disgaggio" del centinaio di metri di scarpata rimasta instabile a causa dello smottamento.
Un paio di giorni da recuperare compatibilmente con le giornate festive di questo periodo.
 
Poi si capirà meglio come evitare che il terreno scosceso e a quel punto rimasto senza ripari possa franare ulteriormente.
 
«Stiamo cercando di fare in modo che subito dopo l'Epifania, quando gli studenti riprenderanno a frequentare le scuole della Valle e il grosso dei lavoratori torneranno in azienda, la strada possa essere transitabile» ci ha detto il sindaco Giovanmaria Flocchini, che in questi giorni non si è certo risparmiato, nemmeno personalmente, nel tentativo di accelerare gli interventi.
 
«Ad ogni modo, se per quella data non dovessimo riuscire a risolvere completamente il problema, nè più nè meno, i mezzi pubblici di collegamento funzioneranno regolarmente - ha aggiunto -. Mi spiace per il disagio che i belpratesi hanno dovuto sopportare in questi giorni, costretti a percorrere una decina di chilometri in più per scendere fino a Vestone, del resto più di così non si poteva fare».
 
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