Coldiretti: pranzi e cenoni made in Italy
di Redazione

Gli italiani spenderanno 3,9 miliardi per imbandire le tavole della feste di fine anno 2013, tra il Natale e il Capodanno

 

E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixè “Il Natale sulle tavole degli italiani”, presentata all’Assemblea nazionale, dalla quale si evidenzia che i cibi rappresentano il 25 per cento delle spese di Natale. La maggioranza del 57 per cento degli italiani – sottolinea la Coldiretti - prevede di spendere come lo scorso anno a tavola per il Natale, mentre il 25 per cento pensa di tagliare fino alla metà della spesa e solo per un 4 per cento il budget per pranzi e cenoni sarà meno della metà dello scorso anno. Al contrario - precisa la Coldiretti c’è un 12 per cento che prevede di spendere di piu’ per il menu della festa piu’ importante dell’anno.

Non si rinuncia dunque a preparare pranzi e cenoni o a gratificare parenti e amici con gustosi omaggi utili ma - sottolinea la Coldiretti - si qualifica la spesa, con una netta preferenza di prodotti del territorio locali e Made in Italy. Si assiste - precisa la Coldiretti - a una fortissima attrazione verso la riscoperta del legame con i prodotti del territorio che si esprime sempre di più attraverso la preparazione delle ricette del passato che, nonostante i profondi cambiamenti negli stili di vita, rimangono fortemente radicate nella popolazione.

Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè il 67 per cento degli italiani responsabili della preparazione dei pasti porterà in tavola prodotti Made in Italy, il 28 per cento addirittura locali o a chilometri zero e l’11 per cento prodotti biologici, mentre un 19 per cento guarderà alle offerte e al basso prezzo.

“Acquistare prodotti italiani in un difficile momento di crisi significa anche sostenere il lavoro, l’economia e il territorio”, afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l’agricoltura e l’alimentazione sono tra gli elementi di distintività del Paese che possono offrire un grande contributo ad una ripresa sostenibile e duratura che fa bene all’economia all’ambiente e alla salute”.

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