Girelli: «Bene il contenitore, riempiamolo di contenuti!»
di Redazione

Sull'inaugurazione della nuova ala dell'ospedale di Gavardo interviene il consigliere regionale valsabbino del Pd che evidenzia alcune criticità della struttura e mette in guardia sulla futura riforma sanitaria

 

«Fa piacere vedere che all'inaugurazione della nuova ala dell'ospedale di Gavardo fossero presenti tante autorità, a partire dal presidente di Regione Lombardia – scrive in una nota il consigliere regionale valsabbino del Pd Gian Antonio Girelli –. Indubbiamente un risultato frutto dello sforzo di anni di impegno da parte di amministratori locali, regionali e dei responsabili della sanità del comparto Garda Valle Sabbia. Va precisato che le risorse, stanziate da anni e di provenienza in gran parte nazionale, risolvono la parte strutturale dell'ospedale, non quello di programmazione dei servizi per il futuro. Se infatti è comprensibile la soddisfazione espressa dai vari interventi, che in parte è anche mia, rimane la delusione di non aver sentito dal presidente Maroni alcun accenno ad altri aspetti altrettanto importanti.

Recentemente a Gavardo nella nuova ala si sono verificati "disguidi" assunti all'attenzione della cronaca. Come è evidente la criticità di alcune scelte nella realizzazione dell'opera hanno generato problemi che rischiano di essere ricorrenti in ogni intervento effettuato da Lombardia Infrastrutture. Perché non vi è stato alcun accenno al riguardo? Non si può dire va tutto bene quando non va tutto bene!

Ma ancor di più nulla il presidente ha detto sulla riforma sanitaria. Non basta dire non chiuderemo alcun ospedale o promettere che forse verrà data l'emodinamica. In questi mesi abbiamo letto di accorpamenti di ASL, di unificazioni tra ASL e AO, di trasferimenti di alcuni presidi da AO a AO, di riduzione di posti letto e altro ancora. Mi sarei aspettato una qualche indicazione di merito, così come parole chiare sullo sviluppo dell'ospedale di Gavardo e sull'offerta di riabilitazione e lungo degenza promessa al Garda - Valle Sabbia, ma ancora tutta da definire. L'occasione della presenza di Maroni sul territorio invece che essere trasformata nell'ennesima parata autoreferenziale con attacchi al Governo nazionale, in parte anche comprensibili non lo nego, poteva e doveva essere l'occasione di un serio confronto sul futuro della sanità nelle zone periferiche e montane. Purtroppo non si è colta e di cosa succederà alla sanità territoriale lo scopriremo in altra occasione.

Di positivo è che ora il contenitore, sia pur con qualche "difettuccio", c'è. Ora riempiamolo di contenuti!»

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