Istigazione alla violenza
Buongiorno Direttore, le scrivo a proposito della querelle sui commenti apparsi sul suo giornale in occasione degli articoli riguardanti il recente fatto di cronaca avvenuto a Serle


Trovo francamente imbarazzante la lettura di certi commenti, e - opinione mia personale - trovo che ci sia una forte carica di violenza soprattutto in alcuni fra quelli che si schierano al fianco del sig. Franzoni.
 
Uno per tutti, ID39329 di oggi (ieri ndr.): "Uno che di professione fa il delinquente ladro incorre in due rischi; il primo è quello di essere arrestato dalle forze dell'ordine ed il secondo è quello di essere impallinato!!!!! Valutato il tutto, se uno decide comunque di fare il ladro, come nel caso specifico, sono affaracci suoi: è come la roulette russa... Puó andar bene o puó andar male... E se va male è suicidio!!!!!").
 
In più, aggiungo, mi fa sorridere e insieme mi inquieta constatare che c'è chi ritiene di specificare, evidentemente a difesa dell'imputato, che no, non stava girando con un fucile in mano, ma era solo appostato in attesa del ladro...
 
Al di là delle mie opinioni personali sul fatto, comunque, quello che io le voglio dire è che credo che in situazioni come questa sia più sensato non consentire commenti agli utenti, perchè tanti prendono l'occasione per scatenarsi sulla pubblica piazza, relegando la pietà per i soggetti coinvolti a un paio di righe di circostanza.
 
E' ovvio che i commenti di buon senso ci sono eccome, e vengono - manco a dirlo - dai soliti due o tre commentatori, ma è sconsolante osservare come la contesa tra i Denis66, fra e ric da una parte e gli armandoilias e sonia.c dall'altra prosegua come se avesse vita propria.

Forse, ripeto, una piccola postilla agli articoli che "elimina" la possibilità di commentare potrebbe avere un effetto positivo: quello di far riflettere tutti un po' di più su un fatto che è prima di ogni altra cosa un dramma enorme per due persone e per le loro famiglie.
 
La ringrazio per l'attenzione e aggiungo anche i miei auguri di buon Natale e buon 2014 per lei, la redazione e i suoi lettori.

Cordiali saluti
Matteo
 
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Grazie Matteo dei consigli.

Il "flag" per eliminare la possibilità di commentare una notizia c'è.
Cerchiamo però di utilizzarlo il meno possibile e soprattutto non per quelle notizie che più di altre si prestano ad essere commentate.
Prevengo un appunto che alcuni mi fanno quando discuto di questa cosa: non lo faccio per un calcolo, cinico, su quanto questo genere di notizie (e relativi commenti) possano incentivare il contatore degli accessi.
 
Lo faccio perchè rintengo doveroso, per un quotidiano online, lasciare che le notizie vengano commentate, integrate e (perchè no) controllate dai lettori (altrimenti che differenza ci sarebbe con un quotidiano di carta?).
 
Lo faccio anche perchè sono convinto che alla fine le idee migliori siano quelle che prevalgono... e che le altre è preferibile che vengano espresse qui, dove qualcuno le può confutare, piuttosto che montare "al bar" (è un modo di dire, non me me vogliano i baristi che sono una categoria della quale ho fatto parte per una decina d'anni) dove ad accalorarsi in questo genere di discussioni qualcuno potrebbe essere preso dalla smania di menare le mani.
 
Certo servono dei paletti: no insulti fra commentatori, no a considerazioni buone per gli avvocati e via dicendo...
La normale netiquette (leggesi buona educazione) che è stata codificata da quando esiste il web è un'utopia e me ne rendo conto, ma è a quella che bisogna tendere.
 
Non abbiamo la possibilità di controllare 24h i commenti, ma quando lo facciamo quelli che escono da questi canoni li eliminiamo (e per i recidivi eliminiamo alla radice la possibilità di commentare).
Qualcosa ci sfugge ogni tanto e vabbè: se fossimo perfetti faremmo un altro mestiere.
 
La scelta insomma è di educare invece che escludere, coi limiti delle nostre capacità e possibilità.
Una scelta non priva di rischi, lo ammetto e in queste ore ne abbiamo avuto la prova.
E ammetto anche che non sempre riesco ad essere così fermo nelle mie convinzioni.
 
Buon Natale anche a lei e alla sua famiglia
Ubaldo Vallini
 
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