La «questione aeroporto» arriva in Comunità
Le Comunità montane dell'Alto Garda e di Valle Sabbia intervengono nella spinosa questione dell'aeroporto di Montichiari e si dichiarano disponibili all'acquisto di quote del Gabriele d'Annunzio.

L’ALTO GARDA E LA VALLE SABBIA DISPONIBILI ALL’ACQUISTO DI QUOTE DELLO SCALO DI MONTICHIARI
Comunità montane: protagoniste nella «questione aeroporto»
L’Alto Garda e la Valle Sabbia intervengono nella spinosa questione dell’aeroporto di Montichiari.
Attraverso un comunicato congiunto, diffuso nella giornata di ieri, i due presidenti delle Comunità montane Alto Garda bresciano e Valle Sabbia, Bruno Faustini ed Ermanno Pasini, dopo essersi preventivamente consultati con le rispettive Conferenze dei sindaci, esprimono «preoccupazione per la mancata crescita dell’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari e, in questo momento, ritengono opportuno manifestare la disponibilità degli enti da loro presieduti ad essere attori protagonisti - anche tramite l’acquisizione di quote - affinché i cittadini bresciani divengano i principali promotori della crescita del loro aeroporto».
Su espresso mandato dei rispettivi organismi direttivi, Faustini e Pasini «richiederanno un incontro con il presidente della Provincia di Brescia, Alberto Cavalli, in qualità di socio azionario della Società Catullo, e con il presidente della Camera di commercio di Brescia, Francesco Bettoni, in quanto maggiore azionista della Società ABeM».
«La situazione che si è creata attorno allo scalo di Montichiari - spiega il presidente Bruno Faustini - preoccupa non poco i Comuni dell’Alto Garda bresciano, che fondano gran parte della propria economia sull’industria turistica. Considerano quindi l’aeroporto di Montichiari un’infrastruttura decisiva e irrinunciabile per favorire la crescita e lo sviluppo socio-economico del proprio territorio».
«Alla luce di queste considerazioni - continua Bruno Faustini - i sindaci dell’Alto Garda, così come quelli della vicina Valle Sabbia, hanno dato mandato alle due Comunità montane affinché approfondiscano la questione, per poi rendere partecipi anche gli enti locali. Vogliamo insomma interloquire con chi di competenza per poi relazionare al nostro territorio ed eventualmente definire il comportamento e le scelte da effettuare a livello locale».
Anche dalle aree periferiche della nostra provincia, dunque, si alzano numerose voci preoccupate riguardo la situazione di stallo in cui da anni versa l’aeroporto D’Annunzio di Montichiari, scalo dalle potenzialità ancora inespresse.
I presidenti delle due Comunità montane, per il momento, non si sbilanciano in merito ad un’eventuale adesione ad ABeM e ribadiscono che hanno semplicemente intenzione di avviare un ragionamento sulla questione, nonostante appaia comunque chiara l’insoddisfazione di fondo in merito all’attuale gestione dell’aeroporto, la quale avviene senza il coinvolgimento degli enti locali.

Simone Bottura dal Giornale di Brescia
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