«La religiosità della terra»
di Redazione

Sar presentato questo venerd alle 18 presso l'agriturismo didattico "Le Caselle" a Prevalle il nuovo libro del prof. Duccio Demetrio che sta suscitando tanta attenzione

 

Dalla cura dell’ambiente alla custodia del creato. È il tema del nuovo libro “La religiosità della terra”, di Duccio Demetrio, a lungo docente di Filosofia dell’educazione nelle università milanesi, che sarà presentato per iniziata dell’agriturismo “Le Caselle” di Prevalle e l’associazione “I Giorni” questo venerdì 13 dicembre presso l’agriturismo didattico in via Garibaldi 28.

Un libro che, come i precedenti, indaga la spiritualità dei non credenti.
Nel suo saggio l’elezione di Papa Francesco ha fatto breccia quasi di prepotenza. «Era un testo già in preparazione – ha spiegato l’autore ad Avvenire –, ma le parole di questo Papa mi hanno dato un’energia nuova».

Che cosa l’ha colpita in particolare?
«Il doppio registro della cura e della custodia, evidentissimo fin dai primi interventi di Bergoglio. Sono categorie essenziali anche per la ricerca non credente, della quale continuo a sostenere la necessità. La cura si rivolge all’umano, in noi e fuori di noi, mentre la custodia investe la terra, il creato. Ed è proprio questa sottolineatura a impressionarmi di più. Vede, quella della custodia è una storia taciuta, che emerge in rare occasioni, ma rappresenta la parte migliore dell’ecologismo. Troppe volte ci si è accontentati della semplice difesa e salvaguardia della natura, rifugiandosi magari in modalità New Age, neopagane, oppure in una versione politicizzata dell’impegno ecologista. Raramente la cultura laica ha voluto prendere in considerazione l’urgenza di una meditazione che riconsideri il nostro esistere nel mondo, in relazione con la natura e con la terra».

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