Kazzenger e la Scienza
di Aldo Vaglia

Le gazzarre in Senato, che si ripetono da più legislature, contro i Nobel e le Eccellenze nazionali, sono la cartina di tornasole del nostro livello di analfabetismo culturale e scientifico


La scienza e le arti rimangono le Cenerentole nella scuola, nella società e nella politica italiana
Già all’inizio del secolo scorso F. T. Marinetti pensava che la malattia dell’Italia fossero i professori e gli avvocati.
Ci si doveva aprire alla rivoluzione industriale e all’avvento delle macchine.
Chi abbia raccolto il vessillo di queste ‘futuristiche visioni’ e come sia andata a finire, è Storia.

Allora come ora le classi dirigenti per conservare una vecchia e stagnante economia agricola appoggiarono la nascita del fascismo; e si dovette attendere oltre vent’anni e una sanguinosa guerra mondiale, per dare inizio all’industrializzazione della nazione.
In quei favolosi anni, del ‘Boom Economico’ l’alleanza di pubblico e privato con l’intelligenza di imprenditori illuminati diedero, alle scienze, alla ricerca, all’innovazione, alla scuola, il ruolo decisivo per il proprio sviluppo.
È dalla fine degli anni ’70 da quando la politica è ritornata a difendere rendite, parassitismi, disuguaglianze che è iniziata l’inesorabile crisi che oggi si manifesta in tutta la sua gravità.

Ciò che non si è fatto per le riforme è anche quello che non si è fatto per la scuola dove ogni tentativo è abortito anche per la visione della cultura che non va mai oltre la distinzione tra classico e scientifico.
Certo la chiesa e le filosofie, con i loro assolutismi difficilmente si accordano col sistema rovesciato delle piccole verità transitorie. Il metodo sperimentale e il controllo dei risultati è antitetico alla politica.
I sogni, i sentimenti, le anime, fanno a pugni con la dura realtà della materia. È anche per questo che milioni di italiani si rovinano con il gioco, con maghi e fattucchiere; e che i Populismi e gli Slogan semplicistici raggiungono più facilmente l’elettore che profonde analisi.

Quotidiani e settimanali relegano le notizie scientifiche in pagine specializzate, come se fossero corpi estranei. La scienza non fa ‘audience’, scienziati e ricercatori parlano poco, i chiacchieroni stanno da un’altra parte. 
Un tracollo, un calo disastroso che non riguarda solo l’Italia è quello degli iscritti a facoltà scientifiche. Gli Stati Uniti non stanno meglio di noi dice Odifreddi in un’intervista al Mattino. “Anche lì la maggior parte, allettata anche dai guadagni, preferisce studiare Legge piuttosto che Matematica. Solo che in America le facoltà scientifiche restano piene, perché gli americani sono rimpiazzati da studenti indiani e cinesi, mentre da noi si svuotano inesorabilmente.
Di questo passo ritorneremo ad accendere il fuoco con la pietra focaiaâ€.

Il fatto che da dieci anni sulla rete nazionale venga trasmesso un programma come ‘Voyager’, che l’intelligenza satirica di Crozza ha subito denominato Kazzenger, la dice lunga di quali siano i meriti scientifici che piacciono a tanti nostri politici. Ed è anche il motivo che ci condanna alla crisi che stiamo vivendo. Un paese che umilia la cultura scientifica come il nostro è destinato a diventare un paese –cameriere.
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