“La sposa è il bianco, la luce, il femminino, generatrice di vita, quindi di pace, dell’amore e della purezza”.

Questo pensava Pippa Bacca, l’artista milanese che ha perso la vita per aver provato ad indossare l’abito da sposa come un simbolo, uno strumento di pace e fiducia nel prossimo, in un immaginario matrimonio con centinaia di sconosciuti di tutto il mondo.

Parliamo di Giuseppina Pasqualino di Marineo, nota come Pippa Bacca, la giovane artista milanese nipote del famoso artista Piero Manzoni, uccisa il 31 marzo 2008 a Gebze, Turchia.

Questo lunedì, 9 dicembre, nel giorno del compleanno dell’artista (avrebbe compiuto 39 anni) il Comune di Gavardo e la Pro Loco del Chiese hanno organizzato una serata alle 20.30 presso l'Auditorium "Cecilia Zane" del Centro Culturale di Gavardo con la proiezione del film documentario "La mariée/ La sposa" di Joel Curtz, la storia dell'ultima performance di Pippa Bacca "Spose in viaggio".
Ospiti d'onore della serata, Elena Manzoni Di Chiosca e Rosalia Pasqualino Di Marineo, rispettivamente madre e sorella di Pippa, che a Gavardo hanno una residenza di campagna. Introduce il giornalista Enrico Giustacchini.

Forse ispirata dallo zio, anch’egli scomparso in giovane età, impegnato nella realizzazione di inusuali performance con la partecipazione attiva del pubblico, Pippa aveva intrapreso da subito la strada dell’arte performativa.

L’8 marzo 2008 Pippa si incamminò, insieme all’artista Silvia Moro, entrambe in abito da sposa, lungo il Brides on Tour, viaggio sostenuto da Byblos, che da Milano doveva arrivare fino a Gerusalemme passando da Serbia, Bosnia, Bulgaria, Turchia, Libano, Palestina, Israele, Siria “per realizzare un matrimonio con la terra , la pace, con la gente tutta”, specialmente dei territori di conflitto.

Dopo aver attraversato Slovenia, Croazia, Bosnia e Bulgaria, Pippa e Silvia arrivarono in Turchia il 20 barzo 2008. A Istanbul Pippa si separò temporaneamente dalla compagna, e il 31 narzo accettò un passaggio che le costò la vita.