L'urlo di Alina
di Redazione

Verrà presentata in anteprima questo pomeriggio nella saletta della libreria Serra Tarantola a brescia, l'ultima fatica letteraria del valsabbino Beppe Badillini

 
Grande appassionato di letture, a casa per un periodo di convalescenza a causa di un infortunio sul lavoro ed incapace di "tener fermo insieme alle gambe anche il cervello", Beppe Badillini ha deciso di dedicarsi alla scrittura.
 
Non per la prima volta. La sua fantasia lo aveva già indotto alcuni anni fa a "metter giù" una commedia, esplorando la comicità dialettale: "Me su singol" è il titolo, portata sulle scene dalla Filodrammatica di Idro della quale lui stesso ha fatto parte.
 
Questa volta è un romanzo.
«Presegno e Bisenzio oggi sono frazioni di Lavenone, paese dell'alta Val Sabbia a una sessantina di chilometri a nord di Brescia. Sono quasi completamente spopolati, ci vivono stabilmente non più di una trentina di persone, tranne in agosto, quando, in occasione delle ferie estive, per festeggiare anche il patrono San Lorenzo, tornano nelle vecchie case quelli che se ne sono andati tanti anni fa in cerca di migliori opportunità di vita» è l'incipit.
 
In un contesto conosciuto e reale, dunque, si dipana un intreccio di vite immaginarie ma verosimili, inserite in un tempo nemmeno tanto lontano.
La trama ripercorre «un amore del passato, una storia di passione e disperazione che si perde nell'eco del tempo e che risuona ancora terribilmente attuale» ci dice l'autore dalla quarta di copertina, regge snella e trascina veloce il lettore.
Di più non sveliamo.
 
E quando finisce ti accogi che il merito di Badillini è stato anche quello di aver ripreso coi tempi giusti uno spaccato di vita rurale che da quelle parti è ancora presente.
 
L'appuntamento con la "prima" del Beppe è per questo sabato pomeriggio alle 18, nella libreria Tarantola che da qualche tempo apre su via Porcellaga.
 
131130UrloAlina.jpg