Nonna Enrica che va alla messa
di Ubaldo Vallini

Se tutto va bene si riprenderŕ nel migliore dei modi, la nonna di 82 anni che sabato scorso č stata investita da uno scooter lungo la 237 del Caffaro, che in quel punto a Nozza si chiama via Tita Secchi

 
E’ ancora sotto osservazione nel reparto maxollofacciale dell’ospedale Civile di Brescia, dove è stata trasferita da Gavardo, nonna Enrica, la donna di 82 anni che sabato scorso è stata investita da uno scooter mentre attraversava la 237 del Caffaro a Nozza, all’altezza del campo sportivo parrocchiale.
Nel frattempo sono emersi numerosi i particolari ed i “contorni” di quanto è accaduto.
 
Per nonna Enrica, quella di recarsi il sabato sera a messa a quell’ora era un’abitudine.
Erano all’incirca le 17 e 30 e come sempre, abitando dalle parti del distributore di benzina, arrivata all’altezza dell’ex ufficio postale ha attraversato la strada: lì fino a qualche tempo fa c’erano le strisce pedonali e guadagnare l’altro lato della via era fondamentale per potersi recare in bottega per gli ultimi acquisti della settimana, prima di recarsi fra i banchi della parrocchiale che sta alla base della Rocca, dove assistere alla messa celebrata da don Dino.
 
Il problema è che da qualche tempo i lampioni lì fanno le bizze: quello immediatamente vicino era spento del tutto, quello un po’ più in là si accendeva ogni tanto.
Fatto sta che a quell’ora ormai c’era buio pesto.
La nonna ha guardato bene di qui e di lĂ  senza vedere nessun faro al suo orizzonte e poi ha attraversato.
 
Certo non in quattro balzi.
Era quasi arrivata dall’altra parte quando è arrivato dalla direzione di Barghe il meccanico 66enne di Vestone sul suo Beverly Piaggio, un fascio di luce non visto perché, pare, fosse partito poco distante e quindi non fosse in linea con la striscia d’asfalto quando la nonna ha guardato alla sua destra.

Ingannato dal buio completo, Francesco l’ha vista all’ultimo secondo: ha frenato, scartato, senza riuscire ad evitarla, finendo col colpirla con il manubrio.
Lei a quel punto si è girata su se stessa ed è caduta sbattendo la testa.
Lui, ormai a velocità ridottissima, ma con lo scooter scomposto dalla frenata, è finito a gambe all’aria un paio di metri dopo.
Chi li ha soccorsi, prima che arrivassero i Vigili del Fuoco da Vestone con una fotocellula, dice che ci voleva la pila per vedere qualche cosa.
 
Auguriamo tutti a nonna Enrica di farcela nel migliore dei modi e lei ce la sta mettendo tutta, nel suo letto d’ospedale.
I familiari ci dicono che è cosciente al punto di lamentarsi del cibo che le propinano, quindi la faccenda si mette bene: a preoccupare solo un paio di ematomi che per essere riassorbiti ci metteranno un po’.

 
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