Dopo i nativi digitali arrivano i «Mobile born»
di Redazione

Ormai anche i "nativi digitali" sono superati. I "mobile born" sono i bambini di adesso, quelli nati con smartphone e tablet in mano: come sar il loro mondo da adulti?

 

Prima c'erano i “nativi digitali” e ne abbiamo spesso sentito parlare: nuove  generazioni che fin dalla nascita hanno avuto a che fare con dispositivi tecnologicamente avanzati e che rivelano grande dimestichezza con computer ed internet fin dai loro primi anni.
Adesso però si sta delineando una nuova figura, di pari passo con la modernità attuale: i “mobile born“, bambini che hanno a che fare con i smarthphone e tablet fin da piccolissimi, rivelando un’interazione estremamente semplice con tali dispositivi.

Uno studio di Common Sense Media negli Usa rivela dati davvero notevoli sui quali riflettere: il 38% dei bimbi di due anni ha già messo le mani su un dispositivo mobile. Se il 63% dei bambini di meno di otto anni usa smartphone e tablet soprattutto per giocare, un ulteriore 30% invece preferisce usarli per leggere.

Occorre dunque soffermarci a riflettere su quello che i “mobile born” si aspetteranno anche dalle tecnologie future e di quali potrebbero essere i loro approcci all’istruzione scolastica o anche in ambito lavorativo.
Probabilmente la tecnologia continuerà ad evolversi di pari passo con le nuove generazioni ma occorre comprendere fino a che punto la tecnologia faccia parte delle nostre esistenze.

I “mobile born”
trascorrono parte della giornata sui dispositivi mobile e tablet pc dei loro genitori, pertanto sempre più aziende si sono organizzate per offrire contenuti adatti all’età dei bambini offrendo la possibilità ai genitori di scaricare comodamente le App per i loro figli.
Negli ultimi anni sono state elaborate App educative e dedicate alla stimolazione dei più piccoli, cercando così di coniugare la moderna tecnologia con l’educazione e la crescita.

Opinioni discordanti sono frequenti quando si parla di “mobile born” e tecnologia, perchè occorre riflettere non soltanto sulle potenzialità che la tecnologia è in grado di offrire, ma anche comprendere le corrette modalità di utilizzo per un bambino e soprattutto le problematiche che possono derivarne.
 
Fonte: pionero.it
 
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