Va' pensiero, un omaggio a Giuseppe Verdi
di Redazione

Sabato a Condino un convegno, una mostra e un concerto: un viaggio nella grande musica del grande compositore italiano

Nessuna banda può ignorare del tutto la ricorrenza del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi: a maggior ragione se proprio al Maestro è intitolata.
Fra i grandi compositori, Verdi è forse colui che ha goduto di un maggior numero di trascrizioni per banda. A partire da quelle coeve - quando non esisteva la radio e proprio le bande fungevano da canali di diffusione della musica operistica, con l'alto contenuto artistico ed il forte messaggio politico che conteneva - fino a quelle più moderne, adattate all'evoluzione della letteratura e degli organici bandistici. Le bande (e non solo quelle italiane) hanno dunque un debito morale ed artistico nei confronti del “Cigno di Busseto”.
E' con queste premesse che il Corpo musicale “G. Verdi” di Condino ha avviato, in quest'anno verdiano, una serie di iniziative in segno di omaggio al celebre compositore e di approfondimento della sua conoscenza. Si è partiti dall'ascolto - la più semplice ed elementare forma di fruizione e di approccio alla musica - quando abbiamo assistito, nell'Arena di Verona, alla rappresentazione del Nabucco. E' stato poi proposto alla locale scuola elementare un progetto didattico di ricerca sulla figura del Compositore che vedrà prossimamente il suo compimento con la presentazione del lavoro svolto: un momento, dunque, di valenza educativa per le nuove generazioni. Infine, stiamo organizzando per sabato 16 novembre una giornata verdiana articolata in tre momenti: un convegno, una mostra, un concerto.
Il convegno, che vede la partecipazione, in qualità di relatori, di nomi eccellenti nell'ambito della musica per banda, avrà luogo nel Palazzo comunale a partire dalle ore 16. Prenderemo inizio con Antonio Carlini, storico e musicologo, su “Verdi in marcia! La diffusione delle opere attraverso le bande”: intervento di carattere storico incentrato sul tema principale del simposio, ovvero i rapporti fra Verdi e il mondo bandistico. Lo stesso tema verrà svolto, secondo un taglio propriamente tecnico, nella relazione successiva (“Sinfonie e ouvertures: quale trascrizione?”) tenuta da Franco Cesarini, compositore di fama e autore di vari arrangiamenti verdiani per banda. A seguire, Gianni Caracristi, artista istrionico, ci proporrà un intervento dal titolo curioso e significativo: “Verdi: un genio compreso”. Spetterà al moderatore Daniele Carnevali, trentino d'adozione ma originario di terre verdiane, contestualizzare gli interventi suddetti tessendo fra essi il tradizionale filo rosso. Infine, per concludere in loco il viaggio verdiano, Franco Bianchini parlerà brevemente di “Verdi a Condino”.
Seguirà l'apertura di una mostra iconografica tesa a descrivere per immagini il percorso che conduce Verdi dalle natìe Roncole di Busseto fino ai più prestigiosi teatri d'opera, con un'interessante appendice che si conclude in terra trentina. Un'esposizione curata dal Centro studi Judicaria, già edita nel 2001 in occasione del centenario della morte di Verdi, ora da noi riproposta per gentile concessione dell'Ente.
Infine, la musica. Alle ore 21, nella Chiesa arcipretale, si potrà assistere ad un concerto di cori verdiani nato dalla collaborazione fra la nostra banda, diretta da Giuseppe Radoani, ed alcuni cori locali: En plein choeur, emanazione della Scuola musicale delle Giudicarie, diretto da Florence Marty, Coro Azzurro (Cornelio Armani) e Coro Valchiese (Dario Donati). Un ensemble corale arricchita di sparse Voci giudicariesi scelte e istruite da Laura Crescini. L'esecuzione dei più celebri cori tratti dalle opere di Verdi verrà intercalata da brani solistici (grazie alla partecipazione del soprano Maria Pia Molinari e del tenore Francesco Maria Moncher) e da trascrizioni verdiane eseguite all'organo da Tarcisio Battisti.

 

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