«E' venuta  mancare la necessaria serenità per proseguire in quella funzione, nella quale era mia intenzione risolvere i problemi, non certo crearli» ci ha detto Elia Pasotti, motivando la sua decisione presa più di una settimana fa.
Che all'interno dell'amministrazione comunale vestonese ci fossero delle tensioni, l'avevamo scritto già qualche tempo fa e Pasotti potrebbe non essere l'unico a sfilarsi dall'attuale maggioranza.

 

Il momento di maggior inquietudine, c'è stato quando la scelta dell'Amministrazione vestonese di togliere la fiducia all'allora presidente della Comunità montana Ermano Pasini è risultata essere determinante al cambio della compagine alla guida dell'ente sovraccomunale.
Il sindaco Gianni Zambelli si era trovato in difficoltà, con molti elementi della sua maggioranza, Pasotti compreso, che gli avevano chiesto di astenersi dall'entrare in rotta di collisione diretta con Pasini.
 

Zambelli si è trovato ad avere anche fare anche un passaggio piuttosto "stretto" in Consiglio comunale, superato grazie alla minoranza che in quel frangente ha deciso di sostenerlo.

Elia Pasotti però di quelle vicende preferisce non parlarne: «Dico solo che ho la coscienza a posto. E poi non voglio sollevare polemiche. In questo momento mi preme ringraziare i concittadini e i collaboratori che mi hanno sempre appoggiato con stima. Uno dei miei obiettivi era di concorrere nella realizzazione della ponticella di Nozza, ora siamo certi che si farà e posso dedicarmi ad altro».
 

Abbiamo chiesto il parere anche del sindaco: «Quello che avevamo da dirci ce lo siamo sempre detti direttamente. e posso anche aggiungere che particolari problemi in Giunta non ce ne sono stati» ha commentato lapidario.
La surroga di Pasotti, dimissionario anche dal ruolo di semplice consigliere, avverrà in occasione del primo Consiglio comunale, certamente entro novembre.