Il «buen retiro» di Piero Manzoni a Soprazocco
di Redazione

Sar presentato venerd sera presso il salone del Museo di Gavardo il libro di Enrico Giustacchini dedicato all'artista internazionale nel cinquantesimo della morte

 

Questo venerdì 25 ottobre alle 20.30, nel salone “Bruni Conter” del Museo archeologico di Gavardo, Elena Manzoni di Chiosca e Rosalia Pasqualino di Marineo, presidente e curatrice della Fondazione Manzoni, presentano il libro di Enrico Giustacchini “Piero Manzoni ‘gavardese’”.

Si tratta di un volumetto che Giustacchini ha realizzato in stretta collaborazione con la Fondazione, e che viene edito da Comune e Pro loco del Chiese in occasione dei cinquant’anni dalla morte di Manzoni. A Soprazocco di Gavardo, nella villa di campagna di famiglia, Piero ha trascorso lunghi periodi della propria infanzia e della giovinezza, per poi farne, quando già aveva deciso di dedicarsi in toto all’arte, una sorta di buen retiro, di luogo dell’anima dove riposare e ritemprarsi.

La pubblicazione fa rivivere le stagioni gavardesi di Manzoni attraverso i ricordi e la testimonianza della sorella Elena, le fotografie uscite dall’album di famiglia, addirittura un raro bozzetto eseguito da un giovanissimo Piero e raffigurante la villa soprazocchese. Completano il volume un’accurata biografia dell’artista, un breve percorso tra le sue opere e un intervento di Rosalia Pasqualino di Marineo, a illustrare programmi e attività della Fondazione.

Manzoni fu un protagonista dell’arte internazionale nel primo dopoguerra, famoso per i suoi “Achromes” e per la provocante opera “Merda d’artista”.
Una copia del volume sarà consegnata in omaggio ai partecipanti alla serata.

In foto:
. la copertina del libro
. Piero Manzoni a Soprazocco, agosto 1939
. Casa Manzoni a Soprazocco, disegno giovanile di Piero Manzoni

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