Riscoprire la Magnifica Patria
di Fabio Borghese

Prenderà il via questo giovedì a Salò per iniziativa dell'Associazione Storico-Archeologica della Riviera del Garda un ciclo di incontri per meglio conoscere la Comunità di Riviera

 

Nel Palazzo Municipale di Salò prosegue il programma di incontri intitolato "Itinerari Storici Gardesani", una serie di incontri sulla storia del territorio prodotti dal gruppo ASAR-Archivio in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Salò.
Negli incontri dei giovedì 24 e 31 ottobre e 7 novembre viene proposto un breve corso sulla Comunità di Riviera, altrimenti nota come Magnifica Patria.

È un'esperienza nuova, che il Gruppo ASAR-Archivio intraprende per dare visibilità all'antica Comunità, che ha caratterizzato la storia di Salò e della Riviera Gardesana occidentale per circa cinque secoli. Questa proposta si collega all'inventariazione dell'archivio della Magnifica patria, ormai in dirittura d'arrivo, che metterà a disposizione degli studiosi e del pubblico interessato una massa notevolissima di informazioni di grande rilievo scientifico.

Il titolo, "Una cittadinanza dimenticata", fa riferimento da un lato al senso di appartenenza alla Comunità che è maturato nei secoli nelle coscienze dei nostri antenati e che ha permesso alla Comunità stessa di conservare la propria esistenza ed unità nonostante l'azione di potenti forze centrifughe; dall'altro al fatto che la scomparsa della Comunità, contestuale alla fine della repubblica di San Marco, ha visto dissolversi la "cittadinanza" gardesana, superata da altri punti di riferimento amministrativi e culturali.

Il corso si articola in tre incontri (sala dei Provveditori, ore 17.30), nei quali si tratterà delle origini e della natura della Comunità, della complessa dialettica che l'ha sempre caratterizzata, ma che non ha mai portato alla sua dissoluzione e, infine, dell'economia della Riviera.

Lo scopo che ci si propone di raggiungere è innanzitutto l'informazione dei gardesani e dei salodiani su un tratto molto lungo e significativo della loro storia, che vale la pena di essere studiato non per un vacuo revival nostalgico, ma per dare un fondamento più consapevole al nostro approccio contemporaneo al territorio in cui viviamo.

In secondo luogo, insistiamo ancora una volta sul fatto che la ricchezza storica della nostra terra può essere un talento rilevante nella valorizzazione turistica del lago di Garda, che gli amministratori locali non possono più ignorare.

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