A proposito de «Il caro estinto»
di Pino Greco

A proposito di "Il caro estinto", pubblicato lo scorso 11 ottobre, ci scrive Pino Greco regalandoci uno dei suoi ricordi valsabbini. Pubblichiamo volentieri


Se non fosse per il ragionevole dubbio che si tratti del Tabellini che io ho conosciuto anni fa, come uomo d’impresa, aperto e fornito di un consistente background culturale, verrebbe da esclamare: “Eccolo qua, ..è lui…svelato il mistero“.
Alludo all’autore incognito di una scritta bizzarra e perfida, genericamente ambientalista e decisamente politically scorrect, apparsa una ventina d’anni fa.
 
Spiccava, nel suo smagliante verde-spray, sul cemento di una galleria paravalanghe. Un paio di tornanti prima della diga di Valle Dorizzo. 
 
+ ALBERI   -  TERRONI

Lapidaria ma efficace.
Me la ritrovavo sul muso un paio di volte alla settimana, da dicembre a marzo. 
Era diventata una sorta di preludio alla sciata che mi attendeva su al Gaver. Praticamente un test per l’umore della giornata.
 
Radioso se l’occhio si soffermava sulla + dell’ incipit.
Opaco se era attratto dal genocidio adombrato nella seconda parte.
 
Da qualche anno ho chiuso col  fondo. Non mi capita più di salire. Né d’inverno, né d’estate.
Mi dicono, però, che la scritta è ancora lì. A testimoniare un sentimento radicato. Formalmente aborrito. Sostanzialmente condiviso. 
 
Nel frattempo sull’esito dell’auspicio non mi sbilancerei.
Sicuramente non sono diminuiti gli alberi.
Se non altro da quando la spending rewiew ha tagliato i rimborsi per gli elicotteri antincendio. Quelli che con la buona stagione (ricordate?) volteggiavano freneticamente sulla valle a spegnere una sistematica proliferazione di incendi “spontanei”. 
Con una predilezione per certe location, come dire, di comodo. Vedi il lago e dintorni.
 
Non c’è un’evidenza scientifica, ma ritengo che  la razionalizzazione di sedi scolastiche, uffici postali, tribunali  ecc… stia intaccando il numero dei migranti meridionali.
 
Quello che risulta incontrovertibile, soprattutto confrontando i dati delle  ultime elezioni, è il  sensibile calo del numero dei padani.
Cioè gli autori e i fan di quell’indelebile e oltraggiosa scritta.
 
 
- La fotografia è stata presa da boorp.com
 
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